GENNAIO 2020 INTERVISTA A "FILIPPO PERBELLINI" A CURA DI ELISA PELLEGRINO

Amici di Almax, per questo mese ho avuto il piacere di intervistare Filippo Perbellini, artista veronese, classe 1990. 

Cantante dal cuore e anima RnB, pianista “Fender Rhodes” è cresciuto all’interno di una famiglia appassionata del suono Motown. Inizia a studiare canto all’età di 7 anni. A 9 anni vince il festival di “Saint Vincent” e l'anno successivo partecipa al programma televisivo di Mike Bongiorno “Bravo Bravissimo" su Rete 4 facendo anche la versione spagnola “Veo Veo” con Teresa Rabal sulla rete spagnola TVE. L’anno successivo partecipa a "Canzoni sotto l'albero" su Canale5 con Albano e Paola Perego. 

Prosegue i suoi studi di canto e pianoforte al CPM a Milano. Nel 2006 vince la 1° edizione del "Solarolo Song Festival" concorso canoro organizzato da Fabrizio Pausini e nel 2007 frequenta il 3° ed ultimo anno del corso triennnale di specializzazione in canto moderno e jazz dell’accademia superiore di canto a Verona. Prosegue I suoi studi di perfezionamento vocale con Maurizio Zappatini vocal coach di Ligabue, Francesco Renga, Elisa, Caterina Caselli. Nel 2009 partecipa al “59°Festival di Sanremo” con Riccardo Cocciante interpretando il brano “Cuore senza Cuore”. 

Subito dopo esce il suo Album d’esordio “Metà & Metà” primo artista italiano Universal Music/Motown; collaborano con lui Alex Britti, Neffa, Cesare Nolli, Roberto Kunstler, Pier Cortese. 

Ad aprile è ospite al “processo di Xfactor” dove duetta con il finalista Jury Magliolo. Nel giugno 2009 riceve il premio come miglior artista emergente da parte dell’AFI ai “Wind Music Awards” in Arena a Verona. Dal 2010 lavora in studio tra Los Angeles e Londra con il produttore/fonico Tommy Vicari (Prince,Billy Preston, Ray Charles, Quincy Jones, Gino Vannelli, Christina Aguilera, Tina Turner), l’autore Rod Temperton compositore di “Thriller” e “Rock With You” (Michael Jackson) e “Give Me The Night” (George Benson). 

Il cantante Jeffrey Osborne (Dionne Warwick, Whitney Houston) è il personal vocal Coach del suo nuovo album tutto made in USA che vanta la presenza ai cori di Judith Hill corista in “This is It” (Michael Jackson) e Bridgitte Bryant storica corista di Stevie Wonder. A gennaio 2014 partecipa al “Workshop di improvvisazione vocale” tenuto da Bob Stoloff. Dal 2011 al 2017 è membro del progetto “JazzyFunk” (deep house) dove si esibisce in vari club/disco mondiali aprendo concerti e djset per Paris Hilton, Craig David e molti altri.

Ha all’attivo altri vari progetti: Il quartetto soulful “Soul 4 Souls” con Helen Tesfazghi e Paolo Sessa ed il progetto acustico “Double Soul” con il chitarrista Sam Lorenzini. Accompagna e produce la sorella Virginia Perbellini concorrente a X-factor italy 2018. 

Ha collaborato live e in studio con: Riccardo Cocciante, Alex Britti, Neffa, Rod Temperton, Jeffrey Osborne, Greg Matheison, Abe Laboriel sr, Steve Ferrone, Jason Holdt , Luis Conte, Fabio Massimo Colasanti, Andrew Synowiec, Casey Young, Andy Martin, Gordon Goodwin, Wayne Bergeron, Dan Fornero, Judit Hill, Bridgette Bryant, Greg Bisonette, Chris Trujillo, Jimmy Earl, James Harrash, David Garfiled, Bandon Fileds, Alex Ligertwood. Ed ora vi lascio alla “nostra chiacchierata”: Ciao Filippo e benvenuto su Almax Magazine! 

Elisa Pellegrino: Tu oltre ad esser cantante sei un pianista, cosa ti trasmette questo strumento? Io da sempre considero il piano uno strumento “intimo”, personalmente non riesco a suonare davanti ad altri poiché per me è come “mettermi a nudo”....ebbene sì parlo con cognizione di causa in quanto ho iniziato a suonare da bambina.

Filippo Perbellini: “Ho iniziato ad accompagnarmi al piano all’età di 8 anni, ho sempre trovato il pianoforte lo strumento più affascinante e complesso di tutti. All’inizio non volevo leggere la musica, le mie orecchie mi hanno aiutato molto. La parte più difficile è stata la coordinazione strumento e voce...”

E.P.: Cos’è per te il Soul & R&B? È più facile per un giovane avvicinarsi al rock o al pop, invece tu hai scelto questa diversa forma di musica, anche se la Musica con la lettera maiuscola racchiude tutte le forme che conosciamo...

F.P.: “Il soul per me è la musica “dell’anima” ed è il risultato della commercializzazione del rhythm blues negli anni 60, una combinazione di suoni dal groove sexy e profondo. Mi piace anche il pop e il rock, cerco di ascoltare un po’ tutto, ma alla fine il cuore batte sempre da quella parte.”

E.P.: Sei uscito con il singolo il 13 ottobre, Goodbye so long (Vicari Sound Organization), prodotto a Los Angeles da Tommy Vicari, produttore e sound engineer di Prince, Michael Jackson, Barbra Streisand, Quincy Jones, per quale motivo avete scelto di registrare le canzoni) lì e cosa ti ha lasciato questa esperienza?

F.P.: “E’ stato tutto molto bello come nelle favole... avevo da poco finito di scrivere un po’ di brani inediti con il mio chitarrista Sam Lorenzini e per gioco ho caricato dei video su YouTube di versioni live di questi pezzi, un caro amico Nicola li mandò a Tommy Vicari ... che si innamorò della mia voce e ci invitò a Los Angeles per produrre qualche canzone e successivamente la registrazione di questo album. E’ stato uno strano scherzo del destino che ci ha fatti incontrare. Questa è in assoluto la più bella esperienza musicale della mia vita, lavorare con professionisti di questo livello è una cosa unica che rara.”

E.P.: Che differenza c’è tra questo primo singolo e il secondo, Sexy Thing, uscito il 25 ottobre?

F.P.: “Goodbye so long e Sexy Thing sono i due brani dell’album a cui tengo di più, raccontano due storie di vita diverse, accompagnate da sound, strutture e vibrazioni differenti.”

E.P.: Entrambi i videoclip dei brani, sono stati girati negli Stati Uniti da una produzione americana, YHELLOW, con la direzione di Lorenzo Diego Carrera: pensi che se aveste realizzato i video in Italia non avrebbero “mantenuto l’anima americana”? 

F.P.: “Esatto abbiamo girato a Los Angeles tra Venice Beach, Beverly Hills, Vasquez Rocks. Le vibes di questa città sono uniche, ci tenevo che i videoclip fossero girati qui per mantenere l’anima della west coast.” 

E.P.: Cosa puoi anticiparci del nuovo disco Almost Midnight in uscita il 22 novembre?

F.P.: “Almost Midnight è il mio secondo album ufficiale tutto made in USA e prodotto dal grande Tommy Vicari. Ci saranno 9 brani di cui 8 originali più una cover in versione Blues di Billie Jean. Stamperemo una serie di vinili in limited edition per i più appassionati. Il cd invece sarà disponibile in giappone in uscita con la (P-vine records) ordinabile ed acquistabile on line.” 

E.P.: Hai detto che Goodbye so long “parla di una delusione amorosa dove l'unico modo per evadere è la musica”, per te quindi la Musica è più una “via di fuga” o “un mezzo di trasporto”?

F.P.: “La musica per me esprime delle emozioni dove non ci sono limiti: un giorno può essere una via di fuga, un altro un mezzo di trasporto un giorno un semplice gesto...”

E.P.: A 10 anni hai partecipato a “Bravo Bravissimo” il programma di Mike Bongiorno, se un giorno dovessi avere un figlio, lo faresti partecipare a qualche talent?

F.P.: “No, mio figlio farà il pescatore subacqueo come suo nonno!”

E.P.: Se tu fossi un promoter per quale motivo una persona dovrebbe venire ad un tuo live? Cosa si deve aspettare uno spettatore e cosa non dovrebbe aspettarsi...

F.P.: “L’idea di riunire una big band di musicisti con coristi e fiati non è facile...oggi
abbiamo perso il culto della musica live veramente suonata!
Let’s bring it back!”

E.P.:  Esiste già un calendario o le date usciranno dopo l’uscita del disco?

F.P.: “Stiamo lavorando ad un calendario per il 2020 a breve molte news!”

E.P.:  Io ti ringrazio a nome mio e nome di Almax Magazine.

F.P.: Grazie a voi, è stato un piacere. 

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