FEBBRAIO 2020 INTERVISTA A "BRAI"A CURA DI ROSALINDA DI NOIA

Testo di Rosalinda Di Noia e Foto di Archivio

Ben ritrovati amici, da Rosalinda Di Noia!

Come di consueto torniamo a dare spazio ai giovani emergenti che tentano di fare sentire la loro voce e le loro idee attraverso la musica.

Con grandissimo piacere vi vado a presentare il cantautore Davide Rinaldo in arte Brai che ha iniziato da poco a muoversi sulla scena musicale con le sue composizioni. Ma andiamo a conoscerlo meglio con questa chiacchierata che ho avuto modo di fare con l’artista.

RDN: Ciao Davide, benvenuto e grazie per la tua gentilissima disponibilità!

DR: Ciao Rosy e grazie a te!

RDN: Come nasce la passione per la musica?

DR: La mia passione per la musica nasce grazie a mio fratello maggiore, è sempre stato un chitarrista e sin da piccolo lo ascoltavo mentre si esercitava. Ero incuriosito, attratto dalla musica ma solo ora, a distanza di anni posso dire di esserne dipendente, anche perché oltre ad essere una passione è diventata un canale comunicativo per estraniare il mio sconforto verso questa società e questo panorama musicale.

RDN: Quali sono gli artisti che maggiormente sono state fonte di ispirazione?

DR: Le mie composizioni sono un connubio di diversi generi musicali, gli stessi che mi piace ascoltare. Sono follemente innamorato dei Verdena ma adoro l'extra beat di Fabri Fibra. Sento il cuore pulsare a ritmo di Dance anni 90 ma sono cresciuto con le chitarre distorte dei Green Day. Avrei voluto nascere sotto il palco dei Queen ma sono lo stesso fiero di essere capitato nell'era di Salmo. Chiudo spesso gli occhi ascoltando i versi di De André e li riapro con in cuffia gli Articolo 31. Mi strappo i capelli con gli assoli di Jimmy Page, ma Lucio Dalla col Sax non lo batteva nessuno. Mi inchino e commuovo a teatro ascoltando le nozze di Figaro ma penso, quanto sarebbe stato poetico Sid Vicious sul palco della Scala di Milano??

RDN: Come nome d’arte hai scelto “Brai” perché di questa scelta?

DR: Il nome BRAI in realtà non l'ho scelto io, o meglio... alle scuole medie avevo un amichetto italo americano a cui ero molto legato che mi chiamava BRAINOLDS (Rinaldo in americano), ricordo che non mi piaceva, quasi mi infastidiva essere chiamato con quel nome. IL MIO NOME D'ARTE DOVEVA RAPPRESENTARE UN FASTIDIO, UN MIO FASTIDIO INTERIORE… esattamente come fastidiosa e insidiosa spero sia la musica che compongo alle orecchie di chi ascolta.
RDN: Quando componi nasce prima il testo o prima la musica e quanto c’è di autobiografico nei tuoi testi?

DR: Io sono la mia musica, 100% autobiografico. Uso moltissime metafore, a volte parlando di una LEI immaginaria. Credo che i miei testi siano piuttosto incomprensibili se letti senza enfasi, senza malizia oserei dire espliciti! Sono abituato a strutturare il testo sulla base già esistente; prima registro la base, successivamente scrivo il testo.
RDN: Pur essendo molto legato all’hip-hop nei tuoi brani ami mescolare diversi generi, lo fai per una questione di crescita artistica oppure sei affascinato dalla contaminazione?

DR: Come ho già anticipato, cerco di comporre brani senza genere specifico mischiando diversi stili; di etichettature ne ho già abbastanza al lavoro e mi infastidiscono, molto; quindi cerco di lasciarle fuori dalla mia passione musicale.
Io sono tanto legato al rock quanto ignorante in ambito hip hop. Scrivere testi in rima e cantarli a ritmo non significa essere rapper. La mia crescita artistica è parallela alla mia crescita emotiva e psicofisica. Quando mi sentirete cantare trap significa che sarò alla frutta ma, per ora adoro suonare la chitarra e sputare sul microfono.

RDN: All’attivo hai già tre singoli ma andiamo con ordine e parlarci del primo uscito “Cazzogridi”…

DR: “Cazzogridi” è la classica lamentela verso un mondo sempre più marcio. Dove il social fa' l'uomo. Dove il tg ti riempie di nozioni fasulle per prosciugare il tuo, sempre più debole, libero arbitrio. Dove personalmente spero scendano alieni dal cielo e ci spodestino.

RDN: Il tuo secondo singolo “Rettiliano” ed è un vero spaccato della società attuale, parlaci di come è nato questo brano?

DR: “Rettiliano” è sulla falsa riga di Cazzogridi, in questo brano menziono i più noti e potenti personaggi mondiali per accomunarli a mostri, scesi sulla terra per "seminare m..da". Siamo la personificazione della cattiveria ed io da tale spero di aver dato il mio contributo mostrando tutto il mio disprezzo verso una scarsa dirigenza di questo pianeta coi minuti contati.

RDN: Il tuo terzo singolo “Psyco Pop” è uscito lo scorso dicembre descrivici questo pezzo….

DR: Psyco Pop è l’urlo dalla vena pop. Un amore verso la vostra incomprensione che mi porta ad andare avanti e deridervi vedendovi ballare ed ascoltare musica da porci. Mi piace pensare di non essere capito, forse, sotto sotto è ciò che cerco.
Odio catalogare ed essere catalogato, solo io posso farlo, ma solo con me stesso, mi piace definirmi PsycoPoP: nome del brano dall'omonimo genere.

RDN: Tra tutti i brani che hai scritto a quale sei più legato?

DR: Sono legato ovviamente a tutti e 3 i miei brani indistintamente essendo padre di ciascuno.

RDN: Domanda che facciamo praticamente a tutti gli artisti, come vedi il panorama musicale attuale e cosa ti senti di consigliare a chi tra i giovani vuole far diventare la passione della musica un lavoro?

DR: Lo sapessi attuerei su me stesso il mio consiglio, dipende dalle priorità. La mia non è quella di diventare famoso, ma quella di diffondere la mia musica nell’AERE, volente o nolente, piaccia o non piaccia; Io il mio scopo l'ho, in ogni caso raggiunto. 

RDN: Per concludere per chi volesse acquistare i tuoi brani, dopo averli ascoltati dai vari canali social, dove può trovarlo?

DR: I miei brani sono su tutti i digital store sotto nome: Brai.  Poi potete trovarmi ai seguenti canali social:

  • YouTube: Davide Rinaldo
  • Instagram: daviderinaldo_

RDN: Grazie Davide, per la tua disponibilità.

DR: Grazie a te per la chiacchierata!

Bene come avete potuto notare ogni artista ha il suo modo di esprimersi e creare musica per trasportarci dentro le proprie emozioni.

Non mi resta che invitarvi ad andare a visitare i suoi canali social ovvero:

Con questo vi saluto e alla prossima!

Grazie da Almax Magazine per la cortesia e disponibilità. Con affetto e stima!