Ciao Stef, è un piacere averti qui! Iniziamo la tua intervista:
A chi vorresti dedicare questa canzone? A tutte le persone che non sono in condizione di viaggiare. Condizione fisica, economica, mentale. Alle persone senza prospettiva, senza curiosità, che scambiano la fantasia oi sogni per debolezze. E parimenti non viaggiano.
Aria, acqua, terra e fuoco. Quale elemento vorresti essere. Aria. Non durante una pandemia, però.
Che cosa intendi per destinazione? Proiezione, prospettiva.
Comunicare ciò che abbiamo dentro è complicato? Guardare ciò che abbiamo dentro è complicato. (Concordo. NdR.) Il più delle volte comunichiamo quello che non abbiamo avuto il coraggio di guardare.
Cosa cambieresti, se potessi tornare indietro? Sposterei le lancette dell’orologio indietro. Anzi in avanti.
Cosa possiamo trovare, in una canzone? Quello che non cerchiamo perché, se è una canzone vera, ti sorprende e ti racconta più di quanto non hai mai conosciuto di te stesso. (Verissimo. NdR.)
Perché hai scelto la Musica? Non l’ho scelta. Non c’è scelta con la musica.
Regalare emozioni alla gente: come hai scoperto questo tuo magnifico dono? Una volta mi scrisse un ragazzo di Bari innamorato della nostra musica. Mi scrisse che era emozionato solo all’idea che potessi leggerlo. Il prete con cui faceva catechismo aveva tradotto dei testi del nostro primo album Floating Around e queste parole tradotte erano diventate argomento della sessione di catechismo pomeridiana. Mi raccontò di una persona visibilmente emozionata mentre a suo modo dava un interpretazione di Someone by my side intrisa di connessioni religiose causa – effetto, azione-reazione, pena-espiazione, liberazione, trapasso. Mi emozionai anche io incredibilmente nell’ascoltare una storia tanto affascinante quanto lontana da quello che avevo in testa quando scrissi quel brano. Ero completamente impossessato dallo spirito di Nietzsche in quel periodo. “Delle mosche al mercato” dal Così parlò Zarathustra era una sorta di mantra. Ci siamo emozionati tutti, in definitiva. Un dono ricevuto senza condizioni ti spinge a regalare senza condizioni. In valore assoluto. Una canzone è come un bomerang.Una volta nata, prende la sua strada. Si gira, ti saluta e inizia il suo viaggio. E se è vera e ha un cuore, non la fermi perché ha delle responsabilità verso tanti. Non è cosa tua. Non più. Ma è un dono averla incontrata. (Mi sono incantato, leggendo queste parole. NdR.)
Social network. Maledizione o fonte di opportunità? Ho sempre pensato che non eravamo pronti per Internet. Troppo fragili, troppo poco attenti, indifesi. Tanto indifesi da vendergli anima e corpo senza una giusta trattativa. Senza una controparte adeguata. Non eravamo pronti per Internet.
Dove possiamo trovare questo e gli altri tuoi lavori? In fondo, proprio lì dove arrivano li potete trovare.
Ciao Stef, grazie per il tuo tempo! Grazie a te. Alla prossima.
ANNUNCIO DEL NUOVO SINGOLO "DESTINATION":