AGOSTO 2020 INTERVISTA AD "AlterEgo" A CURA DI ELISA PELLEGRINO

Amici di Almax, questo mese ho scambiato quattro chiacchiere con il duo romano AlterEgo ovvero Asia Chanel Beniamina Gigli, pronipote del celebre tenore Beniamino Gigli e Leonardo Albani.

Due compagni universitari che dai banchi diurni de “La Sapienza” chiudono nel cassetto lo studio dell’ingegneria e nelle serate romane fanno vibrare all’unisono il loro AlterEgo musicale.

Asia, pianista classica, laureata presso il Conservatorio Santa Cecilia di Roma; Leonardo, cantautore onemanband, suona la chitarra da autodidatta e si dedica alla scrittura di canzoni fin da quando è piccolo.

Due anime antitetiche volte a un’unica passione, la musica, che decidono di fare loro dedicandosi alla composizione e alla scrittura di brani e testi propri.

Unendo le proprie conoscenze artistiche e sperimentando continuamente nuove soluzioni danno vita a un genere fresco e originale in cui il pop cantautorale si fonde con suoni elettronici che fanno da sfondo alle armonie delle loro voci.

Hanno all’attivo diversi concerti nei locali di Roma ma anche partecipazioni a importanti contest come il Tour Music Fest. Inoltre nel 2019 sono finalisti tra migliaia di partecipanti in tutta Italia del Premio Fabrizio De André 2019.

A luglio 2020 hanno pubblicato “Panico”, singolo che segna il loro esordio discografico.

Etimologicamente parlando la parola Alter ego (staccata) è una locuzione latina e significa “un altro me”, ciò significa che voi due avete un’intesa perfetta? Oppure avete scelto questo nome perché volevate “giocare” sulla vostra diversità?

“La risposta è esattamente un mix delle due cose: ci siamo conosciuti pensando davvero di essere l’uno l’opposto dell’altra, in tutto: a partire dalle nostre formazioni musicali fino al nostro carattere personale. Eravamo A e Z. Quando abbiamo iniziato a fare duo invece, passando molto tempo insieme e conoscendoci, ci siamo resi conto che forse eravamo semplicemente due facce della stessa medaglia, perchè con il tempo abbiamo capito che ci completavamo perfettamente a vicenda, e davvero siamo arrivati ad avere un’intesa perfetta: le nostre differenze sono diventate il nostro punto di forza perchè insieme si compensavano, un po’ come i pezzi di un puzzle, ma in maniera davvero incredibile... Quindi alla fine siamo diventati una cosa sola, ci diamo carica e forza a vicenda in tutto, in musica, all’università e anche fra di noi, insieme siamo più forti che mai.”

Siete usciti col vostro primo singolo "Panico" il 6 luglio e, così l’avete “presentato” nel comunicato stampa: “Panico” è un brano che vuole trasferire in musica le sensazioni generate da un attacco di panico, un sentimento che parte dalla mente e si diffonde in tutto il corpo, fino ad arrivare al cuore, da qui la scelta della copertina che accompagna il singolo. L’esplosività del ritornello è un invito ad affrontare il problema, mentre la scelta di suoni elettronici su un tappeto di strumenti classici e tradizionali nasce dalla volontà di creare uno stile nuovo, moderno ed orecchiabile.”  Avete messo in musica qualcosa che avete provato sulla vostra pelle?

“Si Asia lo ha provato, ha sofferto di attacchi di panico e infatti le sensazioni descritte sono quelle provate sulla sua pelle. In particolare nelle strofe abbiamo voluto descrivere la sensazione prettamente “fisica”, mentre nello special in cui canta Leonardo prevale la parte più “psicologica” del problema. Però ci teniamo sempre a specificare che la canzone non parla dell’ “attacco di panico di Asia” o quello di Leonardo, ma è scritta tutta al maschile, in forma generica, proprio perchè vuole essere rivolta a tutti e non solo parlare di lei nello specifico. L’obiettivo era quello che tutti potessero rispecchiarsi nelle nostre parole.

AlterEgo 03

Il video è molto semplice, uno sfondo nero, una specie di “nebbia” che sparisce e riappare, il disegno della copertina e, le parole in bianco e fucsia (che si alternano quasi ad enfatizzare alcune parole) che scorrono sullo sfondo: avete deciso di non comparire per “colpire” l’ascoltatore facendolo focalizzare sul testo?

“Si abbiamo preferito un lyric video proprio perchè è più facile focalizzare l’attenzione sull’argomento, evidenziando alcune parole che, consciamente o inconsciamente, poi rimangono impresse. Tutto è stato scelto in modo da creare l’atmosfera giusta, e anche la scelta dei colori non è casuale: il viola è il colore che cura il panico, e siccome il messaggio che vogliamo lasciare è proprio quello di reagire al problema e di non abbattersi, abbiamo deciso di utilizzarlo in abbondanza.”

Penso che questa canzone possa esser d’aiuto alle persone che soffrono di attacchi di panico, avete pensato di “proporla” a qualche associazione che aiuta chi soffre di questa “patologia”?

“Attualmente ancora non abbiamo avuto modo di proporla a qualche associazione, ma ne saremmo davvero felici. Sarebbe bellissimo riuscire ad aiutare qualcuno con la nostra canzone, ci renderebbe davvero contenti e orgogliosi. Spesso viene sottovalutata, ma a volte la musica può essere davvero uno spiraglio di luce nel buio. Per noi è un rifugio a tutti gli effetti.”

AlterEgo 02

Come conciliate la musica con lo studio di ingegneria?

“Con tantissima pazienza e sacrifici! Dobbiamo studiare tanto, ma anche provare tanto, ovviamente a seconda dei periodi dedichiamo più tempo ad una cosa o all’altra : l’importante è organizzarsi bene. Diciamo che frequentando gli stessi corsi, suonando insieme e stando insieme ci è più facile anche aiutarci a vicenda, supportarci e riuscire a conciliare tutto.”

Possiamo dire che la copertina del singolo (un cuore e un cervello tenuti assieme da del filo spinato) in qualche modo “rappresenti” le vostre due “anime”: quella “romantica” dove prevale il cuore (la Musica) e quella “razionale” (gli studi scientifici) dove invece vince il cervello? Anche la scelta del monocromatico accentua la “diversità”.

“Diciamo che tutto il nostro duo si basa un po’ su questa contrapposizione.  La musica è anche l’alter ego dell’ingegneria. Quanto al cuore e al cervello, anche quelli potrebbero rappresentarci: Asia è più istintiva, Leonardo più riflessivo, ma alla fine è il nostro equilibrio che vince, quindi un mix delle due cose. Nello specifico, la copertina vuole rappresentare il fatto che il panico (ossia il filo spinato) va a colpire sia la mente che il cuore: nella mente prendono il sopravvento le paure, di conseguenza nel cuore vanno ad accelerarsi i battiti cardiaci. Il filo spinato quindi colpisce entrambi e, da lì tutto il male si diffonde nel corpo." 

AlterEgo 01

Asia il cognome che porti è più un “peso” o una “forza”?

“Senza dubbio una forza. Sono molto orgogliosa del mio nome e della mia famiglia, la voce del mio bisnonno ha girato tutto il mondo, e anche la sua fama di uomo umile e generoso. Nella vita lo prendo sempre da esempio, sia come artista che come persona. Spero davvero di poter rendere onore a questo nome e di continuare l’arte dei Gigli attraverso la mia.”

L’una diplomata al conservatorio di Santa Cecilia a Roma, l’altro autodidatta con la chitarra: quando avete iniziato a suonare? E quando avete capito che volevate “raccontarvi” nelle canzoni?

“Abbiamo iniziato entrambi da bambini, anche se con due percorsi, per l’appunto, totalmente differenti: Asia da subito ha studiato pianoforte e si è successivamente iscritta in conservatorio, Leonardo invece ha sempre suonato da autodidatta sotto la guida di suo papà, anche lui musicista, e ha da subito manifestato il suo lato di cantautore: scriveva canzoni già all’età di 13 anni. È stato proprio lui, quando abbiamo iniziato a fare duo, a tirare fuori il lato cantautorale di Asia, e da quel momento abbiamo iniziato a scrivere insieme. L’idea di raccontarci c’è stata fin da subito, ma ci piace anche raccontare di quello che ci circonda, o di storie di altre persone, dipende. Siamo molto curiosi, e ci affascina in particolare il lato emotivo e psicologico umano, indipendentemente dal fatto che sia nostro o di qualcun altro.”

Cover AlterEgo Panico

Lo scorso anno siete stati finalisti al premio Fabrizio de André: cosa vi ha lasciato questa esperienza?

 “Sicuramente è stata un’esperienza incredibile: suonare sul palco dell’auditorium ( parco della Musica) di Roma è stato davvero emozionante. Tra l’altro era una delle nostre “prime” esperienze come duo, per cui si può dire che abbiamo iniziato “col botto”! Quello che ci ha lasciato è stato sicuramente tanta voglia di continuare a fare musica e soprattutto di farla insieme, e poi la voglia di diffonderla quanto più possibile: avere un pubblico che è lì per ascoltare ciò che hai da dire, che apprezza quello che fai e che ascolta i tuoi lavori è una sensazione impagabile. Ci auguriamo nel futuro di riuscire sempre di più in questo.”

State lavorando ad un EP/LP? Se sì quando dovrebbe uscire?

“Per ora stiamo per fare uscire un altro singolo ( i primi di settembre ). Poi sicuramente arriverà o un EP o direttamente un album, questo si vedrà! Non vogliamo svelarvi troppi dettagli ;) “

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