LUGLIO 2020 RECENSIONE: "QUANTE VOLTE TI SEI PERSO" SIMONE TOMASSINI A CURA DI ELISA PELLEGRINO

Il 15 luglio è uscito il nuovo singolo di Simone Tomassini “Quante volte ti sei perso” (prodotto da Cello Label, distribuito da Music Rails - The Orchard, produzione artistica di Simone Bertolotti), la decisione di far uscire questo singolo, in attesa dell’album, è stata dettata dall’esigenza di dare al proprio pubblico una canzone con cui intrattenerlo in questi momenti estremamente difficili.

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"Si corre, si rincorre, si cade e ci si rialza. Si sbatte la testa contro il muro e a volte ci si perde. Quante volte ti sei perso è uno sfogo, un invito a rialzarsi, a non darsi mai per vinti e ‘se ti voltano le spalle tu fai vedere che hai le palle e non molli!’ La vita mi ha insegnato che bisogna cancellare gli errori sulla propria lavagna e ricominciare da zero. Ogni volta. Ogni sacrosanto giorno. Ogni minuto. Ogni secondo. Solo cosi puoi ritrovarti. E riscoprirti. E aiutarti!”, racconta il cantautore comasco.

Il video è stato realizzato con le riprese delle serate che Simone ha tenuto in Argentina a marzo assieme agli Amaro Lucano (band italoargentina che ha “fortemente” voluto il cantante).

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Amici di Almax, l’essere umano ha diversi modi di “perdersi”… ”fisicamente” per es. durante una gita magari tra i boschi o in una città nuova… Oppure “metaforicamente” magari mentre si butta a capofitto in una situazione come può essere quella lavorativa o quella sentimentale cambiando…e in questa canzone Simone parla proprio del “cambiamento figurativo” dell’uomo. Lui dice: “Ma quante volte ti sei perso e ti davan per disperso e dicevan sei diverso fidati di noi non ci guardare di traverso… quante volte ti sei perso tra le foglie di un amore terso e, adesso che ti guardi bene e che ti guardi affondo forse non c’avevan proprio torto. Ma quante volte ti sei perso dietro a un sorso di un amore trasandato…”.

L’uomo spesso è alla costante ricerca della “felicità” e molte volte per raggiungerla “si perde” e inizia a comportarsi in modo per lui “strano e irragionevole”… 

Spesso diciamo che per ottenere uno scopo specifico l’uomo “vende la propria anima al diavolo” pur di ottenere ciò che più desidera (anche in letteratura ci sono esempi, con la mente torno indietro nel tempo agli anni del liceo e subito mi ricordo del Faust di Goethe o del racconto di Christopher Marlowe o perché no del Dorian Gray di Oscar Wilde) e così l’uomo si trasforma in un essere “diverso”…

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Oppure capita che “si intestardisca” su di un amore facendosi solamente del male, “annientandosi” completamente per l’altro senza riuscire a comprendere che così facendo “perde se stesso” e coloro che gli stavano vicino, diventando una sorta di marionetta tra le mani di colui o colei che dovrebbe invece “migliorargli” la vita!

Altre volte può capitare che attraversi un momento in cui vedi tutto nero, perché magari hai perso il lavoro, l’amore o un anno scolastico oppure ti perdi dietro ad un “sogno”…ed ecco che quella  frase “Quante Volte Ti Sei Perso” o ce l’hanno detta o ce la siamo detta…

Quando ti perdi devi trovare il modo di “ritrovarti” e devi “cercare” dentro di te la forza per superare l’ostacolo ed uscirne fuori… certo non è facile, molte volte c’è bisogno dell’aiuto di qualcun altro ma dobbiamo ricordarci che possiamo riprendere “la via di casa” che ci riporterà alla nostra “vera essenza” e così facendo quando ci guarderemo di nuovo allo specchio rivedremo noi e  stavolta l’immagine riflessa non sarà più quella di un estraneo!

Simone termina cantando “… Quante volte ti sei perso e di colpo ritrovato e ti sei chiesto mille volte ma dov’ero ma dov’ero finito…

quante volte ti sei perso e di colpo ritrovato perché davvero quel che conta è cancellare lo sbagliato!” 

Ecco il significato di questa canzone: è un inno a non arrendersi, a non darsi per “finito”, se cadi ti puoi rialzare perché finché c’è Vita c’è Speranza!”

Ely