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Oggi abbiamo il piacere di intervistare un protagonista della scena musicale e dell’intrattenimento: Fabrizio Minuz.
DJ, produttore e innovatore, ha saputo trasformare la sua passione in una carriera ricca di successi, rivoluzionando il modo di vivere la notte. Dal clubbing alle produzioni musicali, passando per la creazione di nuovi format di intrattenimento, il suo percorso è una continua evoluzione.
Scopriamo insieme la sua storia!
Alessia Marani: Fabrizio, la tua carriera nel mondo della musica e dell'intrattenimento ha radici profonde. Sin da bambino hai mostrato una forte propensione per la musica e lo spettacolo. Qual è stato il momento in cui hai capito che questa sarebbe stata la tua strada?
Fabrizio Minuz: Credo che il primo segnale sia stato quando, a tre anni e mezzo, ho fatto il presentatore alla recita dell’asilo. Poi a cinque anni, quando ho afferrato la tastiera Bontempi dalle mani di mio cugino e ho iniziato a suonare, ho capito che la musica sarebbe stata qualcosa di fondamentale nella mia vita. Ogni tappa del mio percorso ha rafforzato questa certezza.
Alessia Marani: Da autodidatta hai imparato a suonare e comporre, arrivando poi a lavorare nei locali già a quindici anni. Come hai vissuto quell’esperienza così precoce?
Fabrizio Minuz: È stata un’esperienza incredibile e formativa. Lavorare in un locale di Prato gestito da un socio del Pacha di Ibiza è stato un vero battesimo di fuoco. Avevo solo otto canzoni nel repertorio, ma riuscivo a tenere la serata in piedi. È stato lì che ho incontrato Renzo Giannini, un vero maestro per me. Mi ha insegnato a mixare e mi ha introdotto alla storia della musica dance.
Alessia Marani: Dopo Prato, sei approdato in Emilia-Romagna, dove hai lavorato nei locali più noti e sei entrato in contatto con nomi importanti della scena dance. Come hai costruito il tuo stile?
Fabrizio Minuz: Ho sempre creduto nell’importanza di creare un legame con il pubblico. Il mio motto è “non prendiamoci sul serio”, e l’idea di far divertire le persone con la mia musica è sempre stata il fulcro del mio stile. Ho avuto la fortuna di lavorare in locali prestigiosi come il Matis, la Villa delle Rose e il Byblos, affinando sempre di più la mia capacità di coinvolgere il pubblico.
Alessia Marani: Oltre all’attività nei club, hai prodotto numerosi dischi house e collaborato con artisti di spicco come Giorgio Prezioso e Fiorello. Come vivi l’equilibrio tra il DJing e la produzione musicale?
Fabrizio Minuz: Sono due facce della stessa medaglia. Essere un DJ mi dà un contatto diretto con il pubblico, mi permette di percepire cosa funziona in pista. La produzione musicale, invece, è il momento in cui posso esprimere la mia creatività in studio. Lavorare con Prezioso e produrre il remix di “E tu” per Fiorello sono state esperienze incredibili che hanno arricchito la mia carriera.
Alessia Marani: Nel 1996 hai rivoluzionato l’intrattenimento con il format del discobar allo Zoe Cafè di Reggio Emilia. Cosa ha reso questa formula così vincente?
Fabrizio Minuz: L’idea era semplice ma rivoluzionaria: portare la festa oltre la pista da ballo, coinvolgendo i clienti in un’esperienza più libera e interattiva. Per la prima volta, la gente ha iniziato a ballare sui tavoli del ristorante, abbattendo le barriere tra il clubbing e il mondo dei locali. Questo approccio ha ispirato molti e ha cambiato il modo di vivere la notte.
Alessia Marani: Nel 2002 hai conseguito la laurea in Scienze Politiche con una tesi sulle nuove strategie dell’intrattenimento notturno. Quanto ha influenzato il tuo percorso?
Fabrizio Minuz: Studiare mi ha dato una prospettiva più ampia sul settore. Ho approfondito le dinamiche dell’intrattenimento e della gestione degli eventi, applicando poi queste conoscenze alla mia carriera. Penso che un DJ e un organizzatore di eventi debbano sempre avere una visione strategica di ciò che fanno.
Alessia Marani: Oggi continui a innovare e a creare nuovi format di intrattenimento. Cosa riserva il futuro per Fabrizio Minuz?
Fabrizio Minuz: Continuo a esplorare nuove idee e progetti. L’evoluzione dell’intrattenimento è costante, e io voglio sempre essere un passo avanti. Mi piace sperimentare e creare nuove connessioni tra musica, spettacolo e coinvolgimento del pubblico. Il futuro è sempre una sorpresa, ed è questo che rende tutto così stimolante.
Alessia Marani: Grazie Fabrizio per questa chiacchierata! È stato un piacere scoprire il tuo percorso e la tua visione.
Fabrizio Minuz: Grazie a te e ad Almax Magazine! Un saluto a tutti i lettori!
Potete seguirlo e scoprire di più sul suo lavoro visitando i suoi siti ufficiali:
- Website: www.fabriziominuz.com
- Instagram: @fabriziominuz
- YouTube: Fabrizio Minuz Official
Intervista e recensione a cura di Alessia Marani e Francesca Brugnoli