SETTEMBRE 2021 Un cappio per Archibald Mitfold di Dorothy Bowers TESTO Rosalinda Di Noia

Titolo: Un cappio per Archibald Mitfold

Autrice: Dorothy Bowers

Collana: Vintage

Anno di pubblicazione: 2021

Pagine: 392

Genere: Giallo

Questo mese per l’angolo delle recensioni andiamo a scoprire una nuova autrice. La scrittrice in questione è Dorothy Bowers nata a Leominster, Herefordshire, nel 1902, morì di tubercolosi a soli 46 anni. Figlia di un panettiere, fu una delle prime donne a essere accettata alla Oxford University. Ritornata nella sua città natale, lottò diversi anni per ottenere un posto come insegnante di storia, nel frattempo integrò i suoi magri guadagni inventando schemi di parole crociate per alcune riviste. Dotata di un naturale talento per la scrittura, si dedicò ai romanzi polizieschi, un genere che all’epoca era soprattutto appannaggio di signore che non avevano bisogno di guadagnarsi da vivere.

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Riuscì comunque a farsi un nome in questo genere letterario, tanto che ebbe la soddisfazione di far parte del Detection Club, un prestigioso circolo di scrittori di romanzi polizieschi costituitosi nel 1930, che includeva Agatha Christie, GK Chesteron e Dorothy L. Sayers. I cinque romanzi della Bowers ebbero ottime recensioni: le sue trame sono complesse e la prosa è attentamente studiata, i personaggi sono sapientemente mossi come pezzi di una partita a scacchi, seguendo un approccio comune nelle crime stories della Golden Age. A detta di molti, solo l’impegno come insegnante e la precaria salute le impedirono di essere la naturale erede di un’altra grande giallista, Dorothy L. Sayers. Il libro che vi propongo è “Deed Without a Name” tradotto in italiano e pubblicato per la Casa Editrice Le Assassine e con il titolo: “Un Cappio Per Archibald Mitfold”.

RECENSIONE DEL LIBRO

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Corre l’anno 1939, Archibald Mitfold studia tedesco in vista di un incarico al Ministero degli esteri e vive con la zia Marian Leaf in una Londra che si sta adeguando alle restrizioni imposte dall’entrata del Regno Unito nel secondo conflitto mondiale. È un giovane brillante e curioso e quando nella sua vita si manifestano ripetutamente degli strani incidenti decide, incautamente, di improvvisarsi detective ma il destino ha già deciso di stringere intorno al suo collo un cappio mortale. Il giallo classico è servito: chi ha ucciso Archibald Mitfold?? Cosa ha visto o sentito di così pericoloso?? Che errori ha commesso nelle vesti di detective dilettante??

Come da copione, arriva da Scotland Yard l’Ispettore capo Dan Pardoe, alto e asciutto e di bell’aspetto, sulla quarantina e con i capelli prematuramente bianchi, per sbrogliare il misteriosissimo caso di omicidio.

Parecchie le piste da seguire, diversi indizi indicano probabili moventi e possibili colpevoli: la testimonianza della cameriera che riporta di strani commenti criptici del giovane; la scomparsa del suo diario; la curiosa passione del giovane per il disegno e il calco in gesso di un uccello che accompagna con il simbolo di un martello; un incontro alla Nordic Bond, un’organizzazione che simpatizza per i nazisti, e infine la scomparsa di un milionario a cui Mitfold sembrava essere molto interessato.

La penna preziosa dell’autrice cattura le immagini di una città inghiottita dalla nebbia e dall’oscurantismo bellico, una città che si appresta a vivere la fine di un’epoca e l’inizio di un nuovo mondo che nessuno è in grado di prevedere. Sbriciola delicatamente il perbenismo borghese dei personaggi rivelandone così i molti vizi e le poche virtù, i tradimenti, la bramosia del potere, le ossessioni, la sete di danaro e di successo che nulla hanno a che fare con il periodo storico poiché le meschinità degli esseri umani affiorano in ogni tempo.

Inoltre, curiosità molto interessante, in questo ma anche in altri suoi libri come Dorothy L. Sayers, la Bowers amava includere riferimenti letterari nei suoi romanzi. Il libro di cui parliamo ha come citato sopra ha come titolo originale Deed Without a Name, un titolo preso direttamente dal Machbeth di Shakespeare, così come le frasi che fanno da sottotitolo a ogni capitolo.

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L’ho trovato molto scorrevole e piacevole nella lettura, in quanto viene utilizzato un linguaggio semplice e calibrato nella descrizione degli eventi che portano il lettore a cercare di individuare le false piste per trovare la soluzione. Un giallo dall’eleganza british con dei puri depistaggi creati dall’autrice per tentare di confondere e distrarre il lettore che si troverà obbligato a seguire con attenzione l’Ispettore Capo se vorrà arrivare a sciogliere il bandolo della matassa per scoprire chi ha ucciso Archibald Mitfold.

Ammetto di averlo trovato molto coinvolgente, grazie anche alla trama e ai continui colpi di scena della storia.

Consiglio questa lettura a tutti gli amanti del genere giallo, noir e thriller perché non è il classico libro un po’ stile Agatha Christie che per chi ama questo tipo di lettura è sempre il top.

Inoltre vi ricordo che chi fosse interessato ad acquistare il libro lo potete trovare in tutte le librerie e negli store online oppure direttamente sul sito della casa editrice www.edizionileassassine.it.

Auguro a tutti voi buona lettura!