LUGLIO 2020 INTERVISTA A "LA SCELTA" A CURA DI ELISA PELLEGRINO

Ciao amici ed amiche di Almax! 

Siete usciti da poco col nuovo singolo, Ballad 2020, cosa rappresenta questo nuova canzone per voi? Avete deciso di inserire l’anno per quello che l’umanità ha attraversato, quasi a voler sottolineare che il 2020 è stato una sorta di “giro di boa” (anche se siamo ancora a metà anno e il Coronavirus che ha “bloccato” il mondo intero e causato un numero inimmaginabile di morti non è stato ancora debellato!).

“In realtà “Ballad 2020” è stata scritta durante l’estate dello scorso anno, assolutamente questa pandemia non era stata preventivata, non potevamo sapere cosa sarebbe successo da lì a poco. Doveva essere una canzone più descrittiva che riflessiva, fatta di immagini quotidiane e spunti autobiografici, si è rivelata invece molto più comune nell’immaginario collettivo, quasi un “inno” a reagire dopo le grandi difficoltà causate da questo lockdown."

Cosa vi ha lasciato questa “esperienza”?

“Ci ha fatto comprendere ancora una volta, ancor di più, che non dovremmo dare nulla per scontato, probabilmente si è ribaltata la scala dei valori, dove la “normalità” adesso è in cima.”

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Ovviamente anche il vostro lavoro è cambiato nel periodo del “Lockdown”… penso alle prove “via internet” o alle registrazioni dei pezzi, alla mancanza del “contatto” col vostro pubblico…

“Per noi musicisti abituati a vivere di live il calore del pubblico è fondamentale. Nessun concerto virtuale o diretta social può compensare. Per una band abituata a stare insieme in studio e in sala poi, lo è ancor di più.”

E qui mi ricollego al video del singolo: per quale motivo avete deciso di realizzarlo voi invece di affidarvi a terzi? È stato come voler “affermare” la vostra autonomia e dimostrare di aver ripreso in mano le redini della vostra vita?

“È stato un esperimento, ci siamo molto divertiti, lo abbiamo realizzato in massima libertà e coi nostri tempi. Non volevamo dimostrare nulla, né tantomeno affermare la nostra indipendenza attraverso un videoclip, non abbiamo la presunzione di essere registi ma abbiamo voluto provare a raccontarci anche visivamente oltre che musicalmente."

Potete raccontarci “il significato” del video?

“Raccontiamo una seconda genesi, ripercorriamo individualmente a ritroso luoghi che hanno caratterizzato le nostre vite, ci ritroviamo poi sul finale tutti insieme, e ci fondiamo, come i 4 elementi naturali, diventando energia.“

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Secondo voi l’umanità ha capito che ci sono delle “priorità”, che l’essere umano (che poi molte volte di “umano” non ha niente!)  è un “piccolo puntino” in confronto “all’immensità del mondo”?

“È purtroppo una riflessione che torna in voga, ahimè, solo dopo l’avvento di eventi catastrofici. Bisognerebbe ricordarcelo sempre.”

Voi avete collaborato in passato con Ron e quando capitano questi “incontri” c’è sempre un “Do Ut Des”: cosa avete “colto” voi e cosa avete “lasciato” a lui? In futuro ci saranno altre collaborazioni con lui o con altri vostri colleghi oppure è prematuro in questo momento?

“Da Ron abbiamo imparato tantissimo ma, su tutto, il rispetto per il palco e l’importanza di avere un gran repertorio. D’altra parte, credo che il nostro entusiasmo, il nostro “fare squadra”, sia stato contagioso, abbiamo passato momenti indimenticabili di musica e amicizia.Amiamo le collaborazioni, ce ne saranno altre di sicuro, lo scambio artistico coi nostri colleghi per noi resta fondamentale per crescere.”

L’Italia in questo periodo ha “perso” due grandi compositori e direttori d’orchestra, Ezio Bosso e in ultimo Ennio Morricone: la loro musica così come quella dei grandi che ci hanno lasciato prima di loro non ci abbandonarà mai; anche se ci sentiamo tutti un po’ “orfani” con le loro “partenze”, grazie alle melodie che hanno composto e che  continueranno a “risuonare” li sentiremo “vicini” e, loro saranno immortali…Cosa hanno rappresentato per voi?

“Abbiamo scoperto in diversi momenti della nostra vita questi due grandi artisti: Morricone è la storia, è il viaggio visivo che si tramuta in musica, Bosso è sangue e forza, la regola che non vale più. Tutti e due, seppur in maniera diversa, hanno rappresentato attraverso le loro note, la parte più emozionale dell’essere umano, quella che non ha limiti, il nostro essere “musica” sin dalla nascita.”

Cover Ballad2020

A novembre siete usciti con Ho guardato il cielo, in collaborazione con l’attore Mirko Frezza, nel cui videoclip troviamo Marco Giallini e Claudia Gerini e, grazie a questo, avete ottenuto un riconoscimento al Premio Roma Videoclip - Il cinema incontra la musica 2019 e successivamente siete stati premiati durante la 24esima edizione di Capri, Hollywood-The International Film Fest, ma anche negli anni precedenti dei    vostri videoclip son stati premiati: avete mai pensato di “lanciarvi” nel cinema? Alla fine i videoclip musicali sono dei piccoli film…

“Abbiamo avuto la fortuna di incontrare Frezza e diventare amici. Grazie a lui siamo riusciti ad unire le emozioni delle nostre canzoni con quelle del cinema. Siamo degli appassionati, il nostro sogno è quello di comporre in futuro una vera e propria colonna sonora per un film.”

Quando uscirà il nuovo album?

“Non uscirà un album intero, abbiamo già pronti più di 10 brani ma usciranno separatamente, come puntate di una serie TV.”

A nome mio e a nome di Almax Magazine ti ringrazio per la tua disponibilità. 

Ely

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