OTTOBRE 2023: Intervista Speciale a CANDIDA LIVATINO a cura di Rossella Biasion

Amici di Almax, oggi ho il piacere di presentarvi “GRAFOLOGIA E CRIMINOLOGIA, killer e vittime analizzati attraverso la loro scrittura, il nuovo libro della giornalista e perito grafologo Candida Livatino. Candida non è certo una nuova conoscenza per i lettori di Almax, infatti già in passato, ho avuto l'onore di intervistarla. Ma francamente, ogni volta che succede, è come se stessi parlando con un'amica e l'intervista si trasforma in una chiacchierata, dove la mia curiosità non ha freni. In questa occasione, l'argomento mi incuriosisce ancora di più, perché si parla di omicidi e femminicidi, fenomeno purtroppo tristemente in aumento. Oltre a un'analisi attenta e approfondita della scrittura di soggetti autori di delitti atroci e delle vittime, il libro descrive il rapporto tra grafologia e criminologia, il femminicidio, gli omicidi in famiglia, le lettere anonime, il simbolismo spaziale, i segni grafologici indicatori del disagio psicologico, i ricci: il gesto fuggitivo, e la sintesi.

FEMMINICIDI E OMICIDI: LA GRAFOLOGIA PUÒ AIUTARE A PREVENIRLI STUDIANDO LA PERSONALITÀ DI VITTIME E ASSASSINI

CE LO SPIEGA CANDIDA LIVATINO IN GRAFOLOGIA E CRIMINOLOGIA Killer e vittime analizzati

attraverso la loro scrittura 

In libreria “Grafologia e criminologia. Killer e vittime analizzati attraverso la loro scrittura.”, il nuovo libro della giornalista e perito grafologo Candida Livatino che getta luce sulla personalità di assassini e vittime, con particolare attenzione ai femminicidi.

“Secondo i nuovi dati diffusi dal Viminale, aggiornati al 3 settembre, quest’anno in Italia sono stati consumati 225 omicidi, con 77 vittime donne. Un dato davvero allarmante che come grafologa che studia la personalità e la psiche delle persone non può lasciarmi indifferente.”, dichiara Candida Livatino, “Questo mio ultimo libro, dietro al quale c’è molto lavoro, vuole essere un piccolo contributo per cercare di capire cosa si cela dietro alla mente di molti assassini, perché se i segnali delle loro personalità venissero colti prima, forse alcuni potrebbero essere fermati. Lo dedico a tutte le donne che sono state uccise per mano di ‘un uomo’ credendo nell’amore”.

«I segni della scrittura sono espressione dell’anima: purtroppo in alcuni casi quella di un criminale, a volte addirittura di un assassino.»

La grafologia ha lo scopo di studiare il gesto grafico e ricavarne elementi che riguardano il nostro carattere, la nostra personalità, il nostro comportamento. Elementi che per le loro intrinseche peculiarità sono unici, come possono essere le tracce di DNA e sono in grado di fornire informazioni basilari ai fini identificativi.

Attraverso l’analisi attenta e approfondita della scrittura, Candida Livatino mette a nudo le personalità di coloro che nel nostro Paese si sono macchiati di atroci delitti (come Michele Buoninconti, Matteo Messina Denaro, Andrea Volpe), fino a indagare l’animo dei più noti serial killer (come Ted Bundy, Charles Manson, Leonarda Cianciulli), con la convinzione che la grafologia possa essere uno strumento di prevenzione e aiutare donne vittime di violenza a evitare un destino tragico. Inoltre studia la grafia di alcune vittime di femminicidio come Roberta Ragusa, Sarah Scazzi e Yara Gambirasio che, per essersi fidate troppo delle persone, in diversi casi a loro vicine, hanno pagato con la propria vita.

Come scrive il Generale Luciano Garofano nella prefazione al libro “Il vero pregio di questo libro è da ricercarsi nella proposta davvero originale e accattivante che l’autrice offre ai lettori: quella di utilizzare la grafia come un valido e direi irrinunciabile strumento di indagine introspettiva, in grado di contribuire in misura determinante sia all’attività di prevenzione, relegata spesso a una politica educativa timida e sterile, sia a quella di contrasto della violenza di genere, in ausilio alle tecniche più classiche delle forze di polizia”

INTERVISTA 

Candida, questo è un libro che tratta una triste attualità: quando hai pensato di scriverlo?

Guarda, ti dico la verità, mi sono svegliata una notte e ho detto: qui devo fare qualcosa, devo far capire che ci sono dei segni che sono dei campanelli d'allarme, che ti fanno comprendere che la persona ha qualche problema. Gli episodi di violenza che accadono ogni giorno, in particolare appunto i femminicidi, che sono purtroppo sempre più frequenti ed efferati, mi hanno indotta a dare un contributo dal punto di vista grafologico, per capire la personalità di chi li ha commessi e ovviamente per prevenirne altri. Quindi, attraverso l'analisi dei segni grafologici, si possono scoprire disturbi di personalità. La rabbia, il rancore, il senso di possesso, non sono altro che segnali evidenti di coloro che sono arrivati a uccidere la persona che dicevano tra virgolette di amare. Infatti il libro, è dedicato alle donne uccise, che credevano nell'amore.

COVER GRAFOLOGIA E CRIMINOLOGIA

Nel tuo libro troviamo i profili di noti personaggi, al centro di fatti di cronaca nera italiana.

Nel mio libro, ci sono veramente tanti nomi, sia italiani che stranieri. Per quanto riguarda gli italiani, troviamo Michele Buoninconti, marito di Elena Ceste, scomparsa all'improvviso, il cui corpo fu ritrovato sepolto sotto uno strato di fango il 18 ottobre 2014 a Isola d'Asti in Provincia di Torino. De Marco Antonio, reo confesso dell'omicidio di Daniele De Santis ed Eleonora Manta, i due fidanzati uccisi con 79 coltellate il 21 settembre 2020, nell'appartamento di via Montello a Lecce, che avevano condiviso con il loro assassino. Poi, Feher Norbert, conosciuto come Igor il Russo, serial killer serbo, autore di diversi delitti compiuti in Italia, oltre che protagonista di una serie di rapine di una violenza inaudita. C'è Danilo Restivo, un ragazzo apparentemente timido, legato alla morte di Elisa Claps, uccisa nel 1993 a soli 16 anni. Tra le tante calligrafie che ho analizzato, ricordo quella di Matteo Messina Denaro, recentemente scomparso ed esponente di spicco di Cosa nostra. Inoltre potrete trovare anche quella di Alessia Pifferi, madre della piccola Diana di 18 mesi, che lasciò completamente sola per sei giorni nell'appartamento di Milano dove vivevano, episodio che portò la bimba a morire di stenti.

Nel tuo libro analizzi anche la grafia delle vittime.

Sì, ho pensato di dedicare un capitolo anche alle persone che hanno subito violenza, come le due giovanissime Yara Gambirasio e Sara Scazzi. La loro scrittura denota senza ombra di dubbio, una grande voglia di vivere, una forte curiosità verso il futuro: futuro a loro tristemente negato. Ho però anche evidenziato il disagio, la sofferenza e la tensione emotiva, che alcune donne stavano vivendo prima del tragico epilogo. Tra queste cito Sonia Ragusa, Stefania Formicola, Lidia Macchi Natascia Meatta e Palmina Martinelli. Vorrei ricordare che l'analisi grafologica, può costituire uno degli strumenti che servono a identificare i segni di un malessere. Di tutte le persone che compaiono nel libro, ho narrato la storia, la scrittura e il profilo di personalità in maniera assolutamente semplice, senza l'uso di termini tecnici.

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Una curiosità: c'è qualcosa in comune nella scrittura dei responsabili di femminicidio?

Assolutamente sì. A prescindere dalla personalità e quant'altro, ci sono i segni della rabbia. Ti faccio degli esempi, che troverai nel libro. Tu immagina la grafia spigolosa, dove ci sono delle punte. Cosa denota questo? Ci sono delle accelerazioni e degli arresti, quindi c'è una rabbia, questo significa aggressività. Poi, c'è l'inclinazione verso il margine destro, tipico della persona che ha capacità manipolatorie. Ci tengo però a precisare una cosa: non è il singolo segno, ma il contesto nel quale si trova, perché il segno della rabbia, ce l'ha anche la persona che sta vivendo tantissima tensione dentro. Quindi ripeto: bisogna vedere in che contesto si trova. Il tremolio e stentatezze, ovviamente se è una persona anziana il caso è diverso, in quanto è normale che una persona non più giovane spesso non abbia la mano ferma. L'occupazione dello spazio nel foglio: il foglio rappresenta l'ambiente, quindi, come una persona si relaziona con l'ambiente. Se il soggetto occupa tutto il foglio, quindi, non lascia alcun spazio né a destra e né a sinistra, vuol dire che prova un senso di soffocamento nei confronti dell'ambiente in cui vive, tanto da provocargli confusione. C'è la dimensione enorme delle lettere, come il cosiddetto riccio della spavalderia, che denota un ego smisurato. Questi sono solo alcuni esempi che si trovano all'interno del mio libro, facilmente riscontrabili anche a un occhio non esperto, con tutti i facsimili a lato.

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Può cambiare la scrittura di un autore di omicidio in caso di pentimento?

I segni cardine quelli permangono ovviamente, però ci sono i segni transitori, perché se veramente la persona si è pentita e ha trovato un suo equilibrio, posso capirlo dal fatto che, la scrittura si è posizionata sul rigo di base, è equilibrata e non vi è presenza di tremolio. Questo sta a significare che la persona ha trovato un suo equilibrio interiore. La scrittura non mente ed è in grado di dimostrare se una persona è realmente pentita. Cito una frase scritta nell'introduzione del mio ultimo libro: “I segni della scrittura sono espressione dell'anima: purtroppo in alcuni casi quella di un criminale, a volte addirittura di un assassino”. Questa è l'essenza del mio libro, la cui prefazione ricordo sia a cura del Generale Luciano Garofano, che ringrazio tantissimo. A tal proposito, ci tengo a rimarcare le sue parole: “Il vero pregio di questo libro, è da ricercarsi nella proposta davvero originale e accattivante che l'autrice offre ai lettori: quella di utilizzare la grafia come un valido e direi irrinunciabile strumento di indagine introspettiva, in grado di contribuire in misura determinante sia all'attività di prevenzione, relegata spesso a una politica educativa timida e sterile, sia a quella di contrasto della violenza di genere, in ausilio alle tecniche più classiche delle Forze di Polizia”.

Candida Livatino è giornalista pubblicista, perito grafologo, ed è specializzata in analisi della scrittura, nei disegni dell’età evolutiva e nella valutazione grafologica finalizzata alla selezione del personale. È iscritta all’Associazione Grafologica Italiana. Collabora con Mattino Cinque, Quarto Grado, Forum, Le Iene e con le testate giornalistiche del gruppo Mediaset. Ha vinto il premio Barocco nel 2013 e il Premio Internazionale Bronzi di Riace nel 2019. 

Rilascio il Sito Web Ufficiale di Candida Livatinohttps://www.livatinocandida.it/

Rossella Biasion