MAGGIO 2020 INTERVISTA AI "KISIJLEVO" A CURA DI ALESSIA MARANI

Ciao amici ed amiche di Almax, sono felice di presentarvi i  Kisiljevo,  un gruppo che mi piace molto e che riesce a fare ancora la musica come piace a me. Approfondiremo assieme la loro conoscenza.

Kisiljevo è un progetto musicale che nasce dalla fusione di due persone molto differenti: Brian Nowak è un ragazzo diplomato in moda a cui piacciono i Placebo e gli Smashing Pumpkins. Little Drink è un tecnico elettronico che ama lo stoner dei Queens Of The Stone Age e degli Stone Temple Pilots; unico punto in comune: chitarre elettriche distorte. Cominciano nel 2009 a fondere questi aspetti e ne escono nel 2010 con For Sale, lavoro autoprodotto con palesi influenze punk. Nel frattempo i due ri-scoprono i Joy Division, i Cure, Siouxsie, è del 2012 Satura, nel frattempo suonano a fianco di Mescaline Babies, Broken Time Structure e altri gruppi alternative rock e dark wave in giro per il veneto e il mantovano. Royksopp, The Knife e altre avanguardie nordiche portano il duo a sopperire ai numerosi cambi di batterista approciandosi alla musica elettronica; The Hungers segna una rivoluzione del suono del gruppo: a suoni taglienti, veloci e aggressivi e a liriche minime e pregne di significato si affiancano drum machines essenziali e archi e sintetizzatori quasi sinfonici. 

Ciao Kisiljevo e grazie di essere qui.  Grazie a te, Alessia, per l'invito.

 Chi sono, musicalmente e come persone, i Kisiljevo? Brian Nowak: Musicalmente siamo un duo che fa dark wave elettronica, musicalmente siamo nati punk e morti elettrici; come persona, siamo due persone molto differenti, e la cosa trovo sia oltremodo funzionale, io mi occupo di abbigliamento, mi sono sempre interessato di arte,da bambino mi facevo regalare le enciclopedie illustrate. Little Drink: Allora, la domanda è un po' vasta, beh musicalmente c'è Riccardo che crea le canzoni, linea base musicale, testi e voce, io prendo il tutto e cerco di mettere le chitarra e fino a poco fa anche le basi elettroniche. Cercando di dare una forma e colore diciamo, alla canzone che prima era disegnata più in bianco e nero. Personalmente, beh la domanda qui è parecchio complessa, non saprei proprio da dove partire, io faccio il tecnico delle telecomunicazioni, poi boh, non saprei cosa dire.

Di cosa parlano i vostri testi? BN:  Di sensazioni, di vita, mi piace dissezionare eventi e sentimenti, portarli a nudo e quindi al minimo termine, mi piace il concetto e l'astratto, ed è un'evoluzione che ha voluto tempo, ha influenzato i miei gusti, adesso ad esempio amo il cinema di Malick. LD: I testi, qui lascio a Riccardo (Brian Nowak).

A quali artisti vi ispirate maggiormente? Come sono cambiati i vostri gusti?  BN:  Ci ispiriamo a Placebo e Smashing Pumpkins come liriche, Stone Temple Pilots, Queens of the stone age come chitarre, Joy Division e Bauhaus come atmosfere, The Knife come elettronica, I miei gusti personali sono cambiati enormemente, è una cosa che quando fai musica è inevitabile, è una sorta di voglia di “sporcarsi”, per la necessità atavica di mutare, per la paura di ripetersi, dieci anni fa, quando ho iniziato, non avrei mai detto che avrei ascoltato i Royksopp ad esempio. LD: Gli artisti che mi piacciono di più e che sono rimasti nei miei interessi quasi da sempre sono: Red hot chilli peppers, Nirvana, Franz Ferdinand, Beck, tanti 'big' sono tra i miei preferiti forse sembrerà un po' banale ma è la verità; poi i Verve, i Pixies, i Placebo, i Queen of the Stone Age, anche Bob Dylan...più ci penso più me ne vengono in mente, quindi mi fermo. Più che cambiati i gusti musicali, direi accumulati nel tempo, difficilmente rinnego certe canzoni del passato.

Da quanto tempo suonate? Come è cambiato il vostro sound nel tempo? 

BN:  Suoniamo insieme da dieci anni ormai, decidendo di non avere più un batterista il sound è cambiato giocoforza, anche il nostro mutare come persone ha influenzato, si acquistano esperienze e si cambiano idee col tempo; ci siamo “incazzati meno”, siamo diventati più riflessivi, abbiamo cominciato ad apprezzare le ombre alle luci della ribalta; questo si è riflesso nella musica, che ci ha seguito fedelmente.  LD: Suoniamo da 9 anni. Il sound è cambiato non dico parecchio ma si è arricchito molto, all'inizio eravamo più punk, più semplici, mentre ora abbiamo molta più costruzione della canzone è più pienezza dei suoni.

Come vedete la situazione musicale in Italia? BN: La vedo molto male, tralasciando la moda del trap, che comunque entra in un ambito che a me personalmente non interessa, ma la scena rock e indie si è totalmente disfatta: adesso abbiamo consolidate band cover o che fanno rock classico che suonano nei quattro locali rimasti, i locali di nicchia che si esasperano per mantenere il loro status di “alternativi” finendo per selezione una data cerchia di artisti e alla fine mettendo i rotazione nel cartellone sempre gli stessi nomi, c'è molta ghettizazione, c'è molta etichettatura: o bianco o nero; i grigi non sono ammessi in un meccanismo che senza la novità, senza il rischio, muore.  LD: Beh, come situazione musicale in Italia, devo dire che non sò se ho una mia visione dell'argomento, posso dirti che ci sono vari gruppi italiani molto bravi, ma non tantissimi, mi ricordo i Negrita, i Litfiba, artisti storici come Ennio Morricone... Cesare Cremonini...

Quali sono i vostri progetti futuri?  BN: Stiamo pensando ad un nuovo lavoro; il materiale non manca; ma sicuramente io credo che una band esista per un solo scopo: suonare in giro. Altrimenti diventa una propria masturbazione artistica.  LD: Beh per il futuro... è moolto incerto, sicuramente incrementare le capacità musicali, personali e vedere un po' che succede. 

Grazie di essere stati con noi e a presto !  A Presto !

LA MIA PERSONALE RECENSIONE DELL'ALBUM E DEL VIDEO "THE HUNGERS":

Desolati per chi ancora non conosca i "Kisiljevo", ciborg del suono e forti esponenti della musica progressista dei nostri tempi. Già ad un primo ascolto dell'album "The Hungers" riusciamo a captare la loro personale rivoluzione stilistica determinata da suoni più caustici e disossidanti. I brani contenuti nell'album si presentano carichi d'intensità, in rappresentanza dell'attuale disagio sociale ma con desiderio di nuova predomninazione e rivalsa. L'album "The Hungers" contiene sei estratti in tracklist: 1. Venus Verticordia - 2. Stars - 3. The Hunger - 4. Silverdust - 5. The Great Nothing - 6. Rotten Age Psychosis.

 

 

Il video si proietta con adeguata sinergia di progetto, proponendo immagini emotivamente forti e volutamente disturbanti abbinate ad un brano ombroso, scuro, tetro. E' come essere in un film psico dark che si contrappone all'immagine raffinata e ricercata dei musicisti. A mio avviso un ottimo lavoro che merita di essere visionato !

TRADUZIONE ITALIANA DEI BRANI CONTENUTI IN "THE HUNGERS":  ASCOLTA I BRANI

All'inizio avrei voluto parafrasare i testi ma sono così eccezzionalmente emotivi che ho deciso di riproporveli solo tradotti in Italiano perchè sono già fortemente motivati e  caratterizzati di pura ispirazione.

Venus Verticordia - Venere Cambiacuori

Venere che apre i cuori Affitta il tuo cuore a una puttana/rendi questo amore così puro/ tutto in esso/è a prova d'acqua/affitta il tuo cuore a lei/lei ama tutto di te/come la cocaina/ti fa perdere/ e sarà molto felice/di essere l'unica per te/ e sarà molto felice/di essere quella che hai scelto/ sarà il tuo cucciolo/quella che avrà cura di te/ e sarà molto felice/ è una venere che apre i cuori/tutto ha un prezzo.

Stars-Stelle

E' l'ultimo addio è caduto a terra/vicino a te/giusto vicino le dita dei tuoi piedi/vicino a te/questa città è vuota, piena di oscurità/proprio come te/ e tutto il tempo che ho passato con te/la polvere della verità/ rimane il ricordo di te/resta per sempre in pace/ e il tuo amore/ in mezzo ai pugni/ nelle ombre della valle della morte/ dentro il tuo petto/ la polvere d'ossa sulla quale camminiamo/trascina giù/ho visto un luccichio nei tuoi occhi. La tragedia/in mezzo al passato e in mezzo a questi giorni/nessuna grazia, nulla/ e alla fine ti vedo qui/ nel mio letto/ tu dormi e nella tua mente si crea/ una cintura di stelle/ stelle che illuminano, stelle che cadono/ il sorriso dell'inferno/ sei il male adorata ragazza, riduci il mondo in cenere.

Silverdust - polvere d'argento

Siamo persi in una valle di polvere/ e nessuno può sentirci/come il vuoto nei nostri cuori/ e nessuno può salvarci/affogando in maniera indifferente/non c'è assoluzione/ la galassia nei tuoi occhiali/ sono in soluzione/ polvere d'argento/la chiave del gioco che vuoi/ è nel tuo cervello/ma pensi sempre alla droga/ necessiti una fuga/ l'oro che copre i tuoi occhi è irreale/e l'oro che mi hai dato/ è falso/ perciò vai, vai come una regina/ la regina dello spettacolo da baraccone/ la vuotezza delle menzogne/ è noi.

The Great Nothing - Il grande niente

La maschera che indossi/ non nasconde niente/ e i desideri ascoltati/ parlano di nulla/posso essere usato per insultarti/ ma non porta a nulla/tutto ciò che ho fatto/ non ha portato a nulla/ e il vestito che indossi/il grande nulla/e il rossetto su di me/il grande nulla/ e la gonna a terra/ il grande nulla/ e le menzogne che dici.

Rotten Age Psychosis - Psicosi degli anni marci

Ascoltatemi quando vi dico ciò/ tutto viene da una fine/ tutto porta all'odio/e l'odio porta ad odiare/ascolta la rabbia della gente/viva non sapendo di essere morta/pensa che tuto è corretto/ la giusticia ci porta ad odiarci/ non scappare dalla realtà/compensala/ se tu credi loro/sei morto/tutto è morto/viviamo soltanto perché abbiamo delle fottute/psicosi.

The Hungers - gli affamati

Stanco e desolato aspetto a letto/ ti vedo arrivare muovendo i fianchi/gesto ipnotico che sguinzaglia gli affamati/affamato ma non di cibo o dolci caramelle/affamato non di cibo ma solo di te/ mordere la tua pelle sarà interessante/affamato per la visione/affamato per la tua sensualità/affamato come un lupo/affamato di te/non hai opposizione sei accomodante/ ogni segno evidente da mostrare con orgoglio/il pubblico è uno specchio il palco una porta/ un film con un sacco di scene/confusione nella testa e nei capelli/orribili incubi di senilità.

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