FEBBRAIO 2020 INTERVISTA AD "AMIRA DI TRANSILVANIA SEPOLTA NELLA CABINA ARMADIO E I SUOI PAZZESCHI LOOK PER FARE SCENA" A CURA DI ALESSIA MARANI & RENATO GARBIN

Ciao, Amira e ben ritornata tra gli amici di Almax Magazine, ormai ti conosciamo per le tue divertenti risposte alle parainterviste su Almax Magazzine. Seguiamo il tuo blog con assiduità... non è facile fare la terza intervista con domande inedite ad una persona cosi pungente come te. 

Chi è Amira? Nel gioco continuo del reinventarmi l’Io ha abbandonato l’Ego che trovandosi al margine dell’Essere e depersonalizzato decide di indossare vesti su misura. Una griglia divisa tra righe e colone non obbligatoriamente ordinate concedono spazi da riempire , ed è cosi che ricreo il mio puzzle colorato, casuale e caotico che ricompongo di volta in volta per farmi ordine nel caos del ‘’CHI SONO’’.

Amira dalle multiple identità! Sei un’artista, un'attrice o una imprenditrice? Non sono nessuna delle tre, ma faccio. ''Essere'' e ''fare'' sono due verbi che si coniugano a livelli diversi nella Piramide della Consapevolezza. Il fare è nel Malkuth la prima sfera dell Kabbalah , li si produce il denaro. L’essere è nel Keter l’ultima della Kabbalah , li si produce lo spirito intelligente.  In mezzo alle due c’è tutta la nostra struttura sephirotica, una scala dalla quale si scende e si sale , come quella di Giacobbe, abitata da angeli incaricati con varie responsabilità come dentro una multinazionale. Mi dondolo tra soldo e mistero in un equilibrio precario.  

Ci vuoi aiutare un pò? Parliamo del tuo Blog sui generis e vogliamo sapere per primo il perche hai scelto quel nome ‘’Amira di Transilvania sepolta nella cabina armadio’’?  Semplicemente perche ‘’io sono’’ real-mente Amira di Transilvania sepolta nella cabina armadio , ma ti consiglio di non aprire quella anta !

Perche, è pericoloso? Perche è li dentro che tengo nascosto il mio tesoro, la mia creatività , testimone della mia presente Coscienza nel flusso perpetuo. Verso un nuovo magico Big-Bang. Più ‘’stiloso’’ magari ! Ogni volta che spalanco le ante, come una bufera di ricordi esplode la mia passata esistenza. Esistenza …. Hm ! Parliamone …

 

Raccontaci questo passaggio! Ricordi di storie e serate, raccolta differenziata per i tappi di sughero delle bottiglie con bollicine. Abiti lucicanti e non. Creazioni e acquisti compulsivi di cose e persone. Colpi di testa. Qualche cambio di vita. Mai di taglie !

È per caso un armadio poco ordinato? Sai, prendi consapevolezza con ogni reincarnazione, ogni nuovo risveglio è ad un nuovo ‘’oggi’’ , ad un nuovo ‘’io’’. Ad un nuovo coprirsi, vestirsi. Ogni giorno è un nuovo ‘’vestiti, si va in scena’’. 

Gli armadi hanno quindi una coscienza? Hanno una coscienza speculare a quella della loro proprietaria. Ogni volta che si aprono le ante passano davanti le vite in neo-forma espressiva dei ‘’look’’ , manie, idiosincrasie, influenze e idee, alcune geniali, altre da dimenticare.

Ogni quanto tempo fai ordine nel tuo armadio? Ogni tal volta rimando la decisione come se non volessi cambiare il flusso delle cose. Come se non mi volessi separare dei pezzi di vite passate. Nel passaggio da una vita ad altra, da una relazione ad altra da uno status prevalente ad altro, il mio armadio ha continuato a stratificarsi in look schizofrenici validi per tutte le occasioni in cui Dio Destino vorrebbe mettermi alla prova.

Impegnativo... Quindi con cosa si arricchirà di nuovo il tuo armadio in questa attuale incarnazione? Di questa volta svolgo un altro compito, non più quello di accumulare ma quello di armonizzare l’utile con l’impossibile per farlo diventare arte. Un’arte che possa testimoniare le mie precedenti reincarnazioni e sepolture in Questo Armadio. Armadio ... Arma-Dio … l’arma del mio dio, manco se fosse un caso !

Una giornata tipo di Amira?  Dormo sepolta nella cabina armadio con i piedi al nord, al contrario delle indicazioni che si trovano in tutti i manuali per l’uso della realtà. Ripasso ad occhi chiusi ancora in Stato-Alfa i sogni fatti per dare l’imprinting alla matrice dalla quale ricavo le linee guida. Fatto questo scendo nello Stato-Beta , accendo il cellulare mentre scendo dal letto con il piede destro. La porta della mia stanza da letto sita regolarmente al nord-est da in un corridoio abitato da molte scarpe. Nel salotto pieno di quadri, libri e robe varie dorme il mio vecchio cane. A lui va il primo saluto mattutino accompagnato da un abbraccio con benedizione per i suoi molti anni di fedele compagna. Segue il primo pensiero articolato rivolto allo specchio, poi agli omega-3 , al magnesio, alla vitamina C, al pasto verde e al respiro vedico. Una tisana magica con abbondante limone e inizio il mio operato controllando quello che gli altri hanno realizzato sotto le mie indicazioni. Ordino la giornata in base al piano di breve scadenza . Per il piani a lunga scadenza mi avvalgo da consiglieri e consulenti colti e occulti scelti con cuore e accurata attenzione. Non mangio a caso. Non vesto a caso. Non mi lascio trascinata dal caso.  Non credo al caso . Sono molto disciplinata !

Passi dallo stile caramelle pop a tutto pizzo dark, dai look brocart vintage con l’ accessorio di tendenza al over-size con cappelli a contrasto. Un giorno sei la signora degli anni ‘’20 con preziosi accessori ‘’pochoir’’ e il giorno dopo sei una pseudo Lolita tutto fluo. Quale sei tu ? Ogni pezzo che possiedo e indosso mi appartiene e mi identifica al 100% in quel istante. Come un fiscalissimo percentuale del mio eterico essere. Ciascun elemento del mio armadio va sempre di moda perché è fuori moda. La mia cabina armadio nella sua continua evoluzione diventa spazio incontenibile. Come me !

Cosa pensi del giudizio degli altri? Come giudichi te stessa? Il giudizio profano è uno strumento a portata di tutti e tutti fanno cattivo uso. Il giudizio è quel archetipo che fa si che ogni individuo debba sperimentare le conseguenze delle proprie azioni, nel bene come nel male. Solo cosi impara ad abbandonarlo. Nel processo di individuazione come crescita non esiste giudizio. Questo processo va sostituito con una valutazione ad esito : Si o No. In questo modo l’esistenza si semplifica e si alleggerisce notevolmente.

Un tuo pregio ed un tuo difetto? Sono la stessa cosa , è la stessa matrice capovolta. Nel dualismo si cade spesso nell’errore del bianco-nero. Il pensiero divisionista rivolto mette sempre una linea di demarcazione anche su concetti che non lo richiedono. Ho il pregio di non gestirmi tutti i difetti e il difetto di non gestirmi tutti i pregi.

Qual è il tuo ricordo più imbarazzante ? Tutta la realtà è in un certo senso imbarazzante in quanto da solo una ridotta possibilità lineare definita dai 5 sensi. Conservo dei ricordi appartenenti al invisibile dove non c’è nulla di imbarazzante. L’imbarazzo è l’effetto che possa creare una realtà diversa dentro una mente che non lo comprende. Il contenitore è l’illusione materiale che contiene un contenuto-non-contenuto talmente complesso da provare l’imbarazzo della scelta. 

I lavori che ti hanno entusiasmato maggiormente? Ciò che mi entusiasma di più è appunto, sapere quando comincerò a lavorare...? Spero mai ! Lavorare deriva dal ‘’labor’’ parola che delinea il fare per subsistere. La trovo umiliante … Preferisco operare che lavorare, ‘’opus’’ è la radice dell’Opera Omnia , il contributo creativo che possiamo dare alla Creazione essendo noi stessi parte di essa.

Qual è il rapporto con la gente che lavora per te / con te ? Li indovino tutti nei primi 20 minuti (purtroppo indovino tutti nei primi 20 minuti non solo i collaboratori però non mi esprimo perche non voglio che loro fossero condizionati dalle mie acute/occulte osservazioni). Leggo tutto chiaro nella loro aureola ma non giudico. Qualcuno mi convince subito, qualcuno no. Nonostante questo do a tutti una possibilità perche anche a me mi è stata data più di una volta ultima possibilità. Se se la giocano male li oltrepasso , è questa la regola ! è cosi che funziona, altrimenti diventano energie stagnanti.

Parlami del tuo film apprezzato a Cannes e delle tue colleghe attrici e protagoniste ! ‘’4SuckerS’’ è un film confezionato in un’aurea di comicità surreale e “macabro-kitsch” , è la storia assurda e divertente di 4 stronze che si ritrovano vampire virtuali nella Milano da bere di oggi giorno , con difficoltà nei rapporti relazionali, ma sufficientemente onirico-comiche da tradire ciò che succede veramente nell’universo femminile. Le 4 protagoniste sono una peggio dell’altra, egocentriche, arroganti, egoiste, invidiose, cattive, competitive, ossessive, sprezzanti e sempre in conflitto. Le loro personalità contraddittorie, il proprio ego mal proiettato, la competizione psicologica tra di loro, la condizione di non-vive e non-morte crea una lunga fila di simpatici problemi personali. ‘’4 SuckerS’’è una serie TV-web, una via di mezzo tra un Cult (teatro dell'assurdo) e i film della cultura Camp riproposta con inserti di animazione in chiave contemporanea. Per quanto riguarda noi 4 e il resto della nostra squadra nella vita reale, ovvio che siamo un nido di vespi !

Dai una definizione alla parola ‘’stile’’ dalla prospettiva di una strega-vampira. Un gambo di sedano che spunta fuori da una borsa vintage di Vuitton al uscita di Esselunga. Una ciabatta di casa con pon-pon abbinata ad un vestito total gold su un Red Carpet a casaccio. Riciclare qualsiasi cosa compreso il giocatolo del nipote per trasformarlo in un cappellino kitsch glamour e mandare in panico qualsiasi corteggiatore al primo appuntamento. Lo stile è fregarsene dal giudizio altrui e esagerare il più possibile, la vità è un sogno breve ! 

Capisco che vivi la moda diversamente degli cosi detti ‘’addetti ai lavori’’ stilisti, stylist, editor o fashion blogger. Loro seguono sempre le tendenze, tu no!  Per me la moda non è più una dipendenza è passata allo stato superiore di malattia incurabile , comoda e soffisticata-mente snob. Nel espressione diventa arte ermetica in via di guarigione. Seguo solo le risposte che mi arrivano per vie arcane. Nella moda come nell’amore.

Quando ti sei scoperta essere in questa situazione, di ‘’essere’’, insomma … aggettivo coraggioso per una vampira, una creatura che vive tra la vita e la morte in ricerca di sangue e stile. Mi scopro e mi riscopro tutti giorni da lunedi a lunedi. O meglio, da lunedi, il mio primo giorno di weekend alla domenica il mio settimo giorno di weekend. Ma nel caso questa definizione non è valida anche per voi e lunedi vi siete già tagliati le vene dopo una domenica in famiglia e passate la giornata in ospedale per trasfusioni di sangue CHIAMATEMI !!!

Nella gente, nelle persone che ti conoscono, al ’idea che tu sia una strega/vampira, che cosa ti fa percepire maggiormente in loro, ammesso che tra i tuoi poteri ci sia anche quello di comprendere ciò che passa nella mente delle persone, ironia, sarcasmo, paura, scetticismo o altro? Mi basta un solo loro respiro e la lettura è fatta come da uno scanner di Canon 4D ad alta definizione! Un ‘’quantum’’ di loro, di voi è sufficiente per testimoniare al mio Presente il valore della loro/vostra vibrazione. Tutto quello che il mondo circostante è stato, è, e lo sarà , è concentrato in un solo unico schermo da dove la mia Coscienza vede TUTTO. Con essa penetro ovunque nei corpi sottili altrui. Leggo senza consumo di giudizio. 

Mettiamo il caso, ma speriamo anche di no, che ripartisse, all’improvviso, una particolare caccia alle streghe e ai vampiri, avresti paura o saresti pronta ad affrontarla, tenendo sempre conto della tecnologia odierna? Tecnologia odierna ? è tutto un impasto visivo tra futile e tragedia senza stile. Dal kitsch glamour alla fame del mondo c’è solo 1 secondo con il cursore e il dito indice destro sulla home page del virtual social life. Un parcheggio di anime perse e mal vestite dove realmente nessuno da la caccia a nessuno. Se non a pezzi dispersi o sconosciuti di sè stessi….

Una strega dovrebbero avere, tra i suoi poteri, quella di operare dei sortilegi. E’ un potere standard, dalla nascita, per tutti o è una “specialità” che si acquisisce solo con il tempo, la pratica e l’esercizio? La corteccia cerebrale essenziale, per quanto stratificata sia ha delle microcrepe da cui fin’ora a tradimento spuntano dubbi alcuni destinati all’irrisoluzione. Anime che, nel loro dubbio standard privo di ogni potere fanno lievitare il cachet per farmi cadere in preda ai sospiri. Sospiriamo con stile almeno ! 

Cosa ti spaventa? L’edizione aggiornata del catalogo delle mie paure inizia e finisce con i ragni. Ci sono invece paure che non si sono mai state realizzate, sono quelle che in realtà mi hanno costato più di tutte le altre che ho provato. L’uomo inferiore ha paura dell’ignoto, del inspiegabile, del complesso perche l’onda lo porta laddove è stato condannato di andare, verso la paura di Tutto, di ciò che lo circonda dentro e fuori dal suo essere carnale. Dalla morte alla fin fine. Dalla sua freudiana incapacità di spiegarsela. Pretendere la sicurezza e il dominio sopra ogni cosa è solo una finta garanzia nel completarsi. Io ho paura delle persone che hanno paura. Pochi dei nostri demoni interiori meritano veramente la paura che abbiamo di loro…; tutto ciò che uno vuole ottenere da me deve essere dell’altra parte della paura.

Cosa pensi succeda dopo la morte fisica? Dopo la morte si continua a morire altre volte. Si muore all’infinito. È l’obbligatoria inquadratura dell’anima nel Calendario Perpetuo. Si migliora sempre morendo, tutte le volte, anche quando questo accade mentre siamo vivi.

 

Cosa vuoi comunicare con la tua arte?  L’arte non è comunicazione , è un implosione ermetica assolutamente individuale e irripetibile. È un collegarsi a quella parte di Sè intrinseco dove ci si riscopre di volta in volta contando i mutamenti. L’arte non è la materia che viene prodotta, quello è solo il suo rigetto. La parte visiva dell’arte è solo la punta del aisberg. L’essenza sta nel invisibile dove è obbligatorio entrare. Il coperchio della mia tana e sempre aperto per chi è pronto a cadere dentro.

A quale pubblico vorresti arrivasse la tua creatività? Non ho ancora una pianificazione marketizzante su quella produzione. Per adesso lascio l’umanità libera a collegarsi e scollegarsi a me quando e come vuole. Non mi intrapongo tra loro e il loro giudizio, non vorrei condizionarli. La realtà telematica ha concesso anche la nascita del non-pubblico che virtualmente ha la stessa valenza del pubblico come l’uguale e il suo contrario. È un pubblico senza possesso dell’oggetto, liberamente mutevole.

Pensi che qualcuno possa considerare troppo eccentrico, troppo eccessivo quello che proponi?Eccessiva io? Ma noooo ! Eccessivo è quello che vedono i miei occhi e sentono le mie orecchie. Io non sono una consumatrice ma sono una creatrice, quindi formatrice di stile. Ci sono ancora posti liberi sia nel Paradiso che nel Sanatorio zona V.I..P. !!!!!!! 

Recentemente sei con Barbara D'Urso a "Pomeriggio 5"  Hai trovato interessante renderti "pubblica" tramite la Televisione? E’ un mezzo utile, inutile, insopportabile, oppure le streghe e i vampiri hanno imparato ad usare anche quella per i propri scopi? Noto parecchia confusione tra le definizioni di scopi e mezzi. Povero Kant si gira nella tomba ! ‘’La critica della ragione (im)pura’’ porta al spargersi la voce. Non conto le voci, le sorpasso. Non possiedo l'elettrodomestico chiamato Tivù. preferisco frequentare letture più complicate ! Il cielo stellato sopra di me, la legge dello stile dentro di me !

Solo un nome " Dorothy " ! Dorothy è qui per insegnarci che  !Va bene dare le perle ai porci" !!!

Quindi ritorno a chiederti: Chi è Amira? Vampira? Personaggio da favola? Icona fashion? Esoterista? Ecologista? Vegana? a quale ti senti più legata?  Da piccola mi cucivano abiti su misura. Da grande nulla e cambiato, l’involucro è cresciuto insieme a me. Tutte le vesti che tutti mi hanno cucito sono ancora li , appese come le grucce del armadio dove stendo la mano in base all’occasione . Il mio armadio è un labirinto senza mappa dove resuscito dopo ogni sepoltura. Vampira solo perche fa rima con Amira. La favola è la variante più scaltra della realtà . Vivere un personaggio fiabesco è un esperienza ‘’ad regresum’’ che muta, risolvendo a livello terapeutico i ‘’buchi neri’’ della nostra matrice archetipale. La moda è solo una moda-lità di camuflarsi dentro dei limiti consueti delle frivolezze. Una iconografia facilmente mutevole. Una scelta interpretativa che aiuta a difendersi. A volte a provocare. A volte a ingannare. Esoterista è solo ciò che si vede di fuori, un involucro che copre una dimensione diversa dentro la quale è obbligatorio cadere per avere da dove alzarsi. Ecologista perche nel evoluzione dal primitivismo al pensiero superiore il passaggio per l’ecosistema è oramai obbligatorio. Vegana perche non vale la pena essere altro ! Si vive energeticamente ad una vibrazione più alta. Questo aiuta all'apertura di aree del cervello che afferrano meglio il mistico messaggio divino. La spiritualità è pura fisiologie, chi non comprende questo fa ginnastica a letto e retorica in salotto ma non arriva da nessuna parte.

Quando eri piccola cosa volevi fare da grande? Da piccola volevo fare la strega ma poi ‘’i grandi’’ mi hanno convinta che quello mestiere non esiste. A dire la verità non li ho mai creduti fino in fondo. Cosi ho deciso di fare il medico e sono finita a studiare e fare teatro. Dipingo da sempre e mi sono ritrovata a fare un film. Ho disegnato collezioni di moda e ora faccio la CEO (amministratore delegato) di una società di produzioni . Vedi, la vita ti aspetta dietro l’angolo e tu non lo sai. Il Destino mi ha trascinata con Sè dentro una logica quantica con strane dinamiche che solo Lui sa. Cosi ho capito che , come per magia, fare una cosa può essere la stessa cosa con fare una cosa diversa o il suo contrario a condizione che la tua matrice pensante è organizzata kabbalisticamente in modo funzionale. Successivamente un mio zio Uzzu (pittore incompreso) sposò Gea una pazza che faceva l’artista in tutte le salse e si vestiva in un modo assurdo. Mi innamorai della loro casa : era di un disordine che io non avevo mai visto in vita mia. Vieni poi a sapere che mio zio era il suo terzo marito e in quel momento fui colpita da una inspiegabile venerazione senza precedenti. Ho confessato tutto ai miei genitori dichiarando che da grande avrei voluto essere esattamente come la Gea. I miei genitori mi hanno ascoltata con estrema attenzione e hanno provveduto a far ridurre al minimo il numero di visite a casa di mio zio e presero subito la decisione che io avrei studiato Medicina. Cosi fu ! La terza eroina preferita sono io ! Ho raggiunto un età dove ... Mi Preferisco.

Meglio sogno o realtà? La sottile linea rossa, il confine tra le due parole spesso non è corrispondente allo spazio che vorrebbero delimitare. Sono spazi della mente dove il nostro ipotalamo scarica sostanze diverse , la serotonina regna di giorno e pretende di delimitare la realtà, la melatonina di notte interviene nel sogno. Con un pò di esercizio di buona respirazione puoi inversare i due poli e la risposta te la puoi dare da solo alla fine dell’esperienza compiuta. Non prima! 

Meglio i gesti o le parole? A differenza del gesto, la parola non è mai vigliacca , la parola può tagliare i legami come può unirli. A differenza del gesto che nella sua assenza confonde, la parola stabilisce. Ma perche la parola sia Parola, dietro l’ultima parola non deve avvenire un’altra. Perche la parola sia Parola deve precedere il Gesto. Eppure non c’è nulla di più destabilizzante che un gesto privo di parola !

Quali sono le tue tre eroine preferite? Da piccole insieme alla mia unica sorella Miruna guardavamo alle 8 di sera un orribile cartone animato comunista dove una tizia che non ci è mai stata tanto simpatica (di nome Micaela) era un esempio perfetto di bravura, obbedienza e bontà di cartone. Ci siamo subito dette che da grandi non saremo come lei ! Micaela è stata il mio primo mito.

Un'emozione che pensi di non aver mai provato? Non ho ancora toccato le droghe, di nessun tipo. Mai... Ho rimandato questo ‘’privilegio’’ riservandolo alla mia vecchiaia, dopo i miei primi 88 anni magari , allora sarò forse sufficientemente annoiata per provarle. Oppure no !

Una sensazione che vorresti rivivere? L’amore mi incuriosisce ancora ma solo quello abitante nella sfera mentale. Quella trascendenza spirituale mediante la carne. La mia fisiologia adesso è ancora più pronta di prima ma ha un termine di naturale scadenza. Sono in attesa del impatto frontale con il demone giusto.

Quali sono i tuoi progetti futuri? Conservo ancora il libro di Anatomia con il quale ho fatto l’esame alla Facoltà di Medicina. Da quel libro disegnai all’epoca tutte le tavole che mi furono favorevoli al esame. Fu una gioia senza fine ma purtroppo furono perse durante un trasloco e non apri mai più quel libro. Vorrei ridisegnarle tutte da zero, come successe nel 1989. Poi penserò a cosa farne di loro !