Ben trovati amici di Almax Magazine, da Rosalinda Di Noia!
Per l’angolo dedicato alla letteratura questo mese andiamo a fare un salto nel mondo della narrativa e del giallo con un nuovo autore che non vi ho mai proposto.
Con molto piacere, ospite della rubrica abbiamo Roberto Van Heugten, che ci presenta il suo nuovo libro “Area Riservata”.
Ma andiamo ad approfondire il tutto, con questa bella chiacchierata che ho fatto proprio con lui.
RDN: Ciao Roberto, grazie di essere qui con noi e benvenuto!
RVH: Ciao Rosalinda e grazie a voi!
RDN: Come è nata la passione per la scrittura?
RVH: Da una felice combinazione di fatti. La prima versione del romanzo “La casa sul meteorite”, nata quasi per caso nel 2014, ricevette un paio di riconoscimenti in concorsi letterari di genere giallo, Giallo Garda e Garfagnana in giallo. La conoscenza di altri bravi autori, in quelle sedi, e la scoperta di un mondo eterogeneo e divertente che ruota intorno ai libri mi ha convinto che scrivere non è solo mettere in fila parole, ma può diventare parte importante del tuo vivere quotidiano.
RDN: Quali sono gli scrittori o poeti da cui prendi spunto o comunque sono fonte di ispirazione per te o semplicemente ami leggere?
RVH: Diciamo che a livello di trame e intrecci rubo in ogni dove mi capiti di trovare una storia che mi piace. Prediligo autori italiani contemporanei perché mi viene più facile incontrarli e condividere impressioni sui lavori di ciascuno. Tra gli scrittori esteri preferisco alcuni scandinavi e gli anglosassoni del passato. I recenti, soprattutto americani, non li seguo. Mi sembrano cloni, ma è un parere assolutamente personale…
RDN: Nella vita, per tanti anni hai lavorato in aziende di famiglia: come è avvenuto il passaggio a scrittore?
RVH: Tramite l’invito da parte di un fornitore, appunto di una delle nostre aziende, che gestiva una piccolissima casa editrice abbinata all’attività di pubblicitario e pittore. Sapendo che avevo voltato pagina, lasciando i miei lavori in proprio, mi chiese di partecipare alla nascita di una collana narrativa, provando a scrivere qualche pagina di una storia inventata. Così è cominciata, e non si è più fermata!
RDN: Tu sei nato in Olanda ma ti sei trasferito in Italia quando eri piccolissimo, quanto hanno influito origini e il tuo lavoro nel tuo modo di scrivere e soprattutto nelle trame dei tuoi romanzi?
RVH: Le origini, effettivamente poco. Ragiono in modo molto schematico e sono una persona diretta e pragmatica, questo forse viene dal nord. I tanti anni passati lavorando con le persone e tra le persone – commerciando prodotti per agricoltura e zootecnia – mi hanno lasciato concretezza e analisi, oltre a fornirmi materiale per stendere un’enciclopedia infinita di memorie di viaggio. Le trame dei miei libri e racconti contengono riferimenti a fatti e persone realmente accaduti o esistenti, naturalmente romanzati e a prova di querela :-)
RDN: Nel tuo curriculum hai anche all’attivo 15 racconti… parlaci di questi, come nascono?
RVH: Sono ormai oltre 20, devo aggiornare il curriculum :-) I racconti nascono come esercizio di scrittura veloce e sintetica; non ci si può dilungare troppo e si devono raccontare storie in poco spazio. Ho iniziato partecipando a premi per racconti con limiti di battute o incipit obbligati, conseguendo parecchie soddisfazioni e svariati diplomi e inserimenti in antologie. Anche qui risulta determinante la mia lunga carriera di viaggiatore e venditore; ho aneddoti e storie per ogni genere di persona, territorio e vicenda!
RDN: A quale di questi racconti sei più legato?
RVH: Ne ho due. Sono Pino e faccio il pescatore, racconto romantico con una spruzzata di thriller, vincitore della prima edizione del concorso Riflessi sul lago. Lo sprissetto di Carla, selezionato al concorso Fiori di vite, racconto di vita vera di un mercante di animali da cortile, ambientazione trevigiana. Beh, poi posso citare Mille Miglia 1951, uscito nel 2020 per e-book, è un ibrido racconto/romanzo breve molto bello, profondamente mio.
RDN: Come dicevo prima hai scritto dei romanzi e per essere più precisi hai scelto il genere giallo/noir, perché proprio questo genere?
RVH: Per una sorta di errore di strategia. Non avevo intenzione di scrivere un giallo, quella volta nel 2014. Tuttavia in corso di prima stesura a un certo punto mi sono reso conto che la storia andava un po’ movimentata, più che altro per fornire qualcosa da fare al protagonista. Pronti via, tra una pagina e l’altra ho infilato un duplice omicidio e da lì il libro è diventato un romanzo biografico in chiave noir.
RDN: I tuoi romanzi hanno tutti un personaggio comune, ovvero, il protagonista Gianluca Vanetti, come è nato il personaggio?
RVH: A suo tempo voleva essere una specie di mini-me, ovvero un tizio impegnato a raccontare una mia autobiografia ma in chiave completamente romanzata e difficilmente riconoscibile. Poi Vanetti ci ha preso gusto, e libro dopo libro si è costruito una sua autonomia, con proprie visioni del mondo e dell’umanità, con metodi tutti suoi per ficcarsi nei guai e uscirne, con una piccolissima combriccola di amici che lo sostiene nei momenti difficili delle vicende e lo aiuta a condurre serenamente una vita da scapolone impenitente dotato di una gatta, Opal, che non gli fa rimpiangere l’assenza di una compagna umana.
RDN: Con ordine hai fatto uscire questi primi tre capitoli “La Casa Sul Meteorite” (2014), “Il Silenzio di Ada” (2017), “Asia, Ombre e Intrighi nella Brescia Che Conta” (2019) descrivici brevemente questi 3 libri…
RVH: La casa sul meteorite è l’esordio con errori di gioventù. Non a caso l’editore Homo Scrivens mi ha bonariamente imposto di rivederlo e nel 2020 è uscito in forma completamente rivisitata.
Il silenzio di Ada è il mio amore nascosto. Nonostante se ne parli ormai poco, è un libro che contiene elementi di grande umanità e dove il lettore partecipa a una lenta discesa verso l’abisso, con riscatto finale.
Asia è il mio piccolo capolavoro. Adorabile, dalla prima pagina all’ultima, sia nella sezione noir che in quella di storia del territorio e degli ambienti. Sublime!
RDN: Il 25 Marzo sei uscito con la quarta avventura “Area Riservata”, come è nata questa storia?
RVH: Appena pubblicato Asia mi sono buttato subito al lavoro su questo, cucendo insieme alcuni spezzoni che avevo già più o meno scritto in passato. Area riservata mi ha imposto un drastico cambio di registro. Da una scrittura talvolta scanzonata, come nel primo e nel terzo, qui ho dovuto applicare severi criteri di editing, perché soprattutto nelle zone dove si parla di tecnologie ho posto molta attenzione a mantenere il libro leggibile senza entrare in tecnicismi che lo rendessero incomprensibile. Credo di esserci riuscito bene.
RDN: Se dovessi usare tre aggettivi per descrivere questo libro quali useresti?
RVH: Complesso (ma non complicato :-); Efficiente (non c’è una sola parola di troppo, nelle duecentodieci pagine di storia); Imperdibile (se non lo comprate, smetterete di leggere :-))
RDN: Questa Pandemia per voi autori ha tolto le presentazioni del libro nelle librerie e nelle varie fiere, ti manca questo genere di cose oppure preferisci la promozione via web?
RVH: Per scelta anche di casa editrice, i miei libri sono solo cartacei (tranne Mille miglia, solo ebook promozionale e gratuito). Questo mantiene estremamente importanti le presentazioni in persona. Tuttavia la promozione via web completa – attenzione, non ‘sostituisce’ – la distribuzione di prodotti culturali, quindi ben venga ma non può essere l’unica via. Siamo in tanti, il rischio ‘invisibilità’ nel web è assoluto.
RDN: Hai deciso di fermarti o stai già lavorando ad un altro libro?
RVH: Proseguo. Mi spiace per tutti voi ma dovrete sopportarmi a lungo! Il prossimo, in uscita in autunno, sarà una raccolta di racconti di genere weird. Stiamo lavorando in tre su questa antologia, sta per uscire un lavoro eccellente! Poi, avanti col quinto Vanetti, penso sarà una sorta di testo di inchiesta, così gli faccio sfruttare il tesserino da giornalista che non usa mai!
RDN: Se dovessi dare dei consigli ai ragazzi che si avvicinano alla passione della lettura, da dove gli diresti di partire per scegliere un libro da leggere ed appassionarli in modo tale da non smettere mai di farlo?
RVH: Graphic novel per cominciare, qualsiasi. Oggi è il modo più leggero, ma non per questo insufficiente, per avvicinare chiunque alla lettura. Io stesso ho sempre letto tonnellate di fumetti, per convincermi a leggere tanti libri ho dovuto prima cominciare a scriverli. Adesso sto correndo per recuperare il tempo perso. I ragazzi non hanno tempo, a parte la voglia. Sono presi da mille distrazioni, come fai a invogliarli a stare ore e ore su un semplice testo in bianco e nero? I libri non hanno i colori, ti accompagnano a immaginarli e per questo serve allenamento. Le graphic novel secondo me creano questo stimolo.
RDN: Per chi volesse acquistare i tuoi libri dove può trovarli?
RVH: Dappertutto ci sia uno scaffale con scritto “vendita libri”. Homo Scrivens è editore di tutti i miei romanzi e distribuisce con piattaforme nazionali, oppure direttamente dal suo sito in e-commerce. Gli altri – antologie di racconti e altro – si trovano normalmente sui distributori online.
RDN: Benissimo Roberto! Grazie ancora per la tua gentilissima disponibilità e spero tornerai a trovarci presto con il tuo nuovo lavoro.
RVH: Io ti ringrazio di cuore, per l’invito e sicuramente tornerò! A presto!
Come avete potuto vedere la voglia di raccontare qualcosa, di trasmettere emozioni o semplicemente di dare un po’ di svago alla mente delle persone insieme alla passione diventa una forza esplosiva che nessuno può fermare.
Con questo vi saluto e alla prossima!
Grazie da Almax Magazine per la cortesia e disponibilità. Con affetto e stima!
RECENSIONE DEL LIBRO
Questo mese, per lo spazio dedicato alle recensioni dei libri lo facciamo proprio con la mio ospite del mese che ci ha presentato il suo ultimo romanzo durante la nostra chiacchierata che vi ho proposto precedentemente, ovvero Roberto Van Heugten.
Il libro in questione si intitola: “Area Riservata” ed è pubblicato per la Casa Editrice Homo Scrivens.
La storia ha inizio in un pomeriggio settembrino, un boato scuote la paciosa pausa caffè di Calvagese, nei pressi del lago di Garda. La soddisfazione per il successo dell’annuale asta antiquaria di casa Vanetti è oscurata da fumo e calcinacci, così la famosa Casa sul meteorite, piegata ma non sconfitta, diventa di nuovo lo sfondo su cui prendono forma trame misteriose e intrighi inediti.
Cosa c’è di tanto importante nei suoi scantinati? Perché un cliente folle, ma non meno determinato, è pronto a tutto pur di accaparrarsi il pezzo mancante di un ordigno dall’ignota origine?
Quali macchinazioni si nascondono dietro i sempre più frequenti attentati a negozi e ristoranti del nord Italia gestiti da stranieri?
Per vederci chiaro, Gianluca Vanetti, biografo e investigatore non convenzionale, decide di entrare nel mondo sfuggente delle communities digitali d’affari e partecipare ai progetti della Nuovi Panorami, gestita da Asia Vangadizza, sua vecchia conoscenza. E per cercare la verità, dovrà incamminarsi su un terreno accidentato.
Un libro che vede intrecciarsi tecnologie sia future che passate con i problemi dell’integrazione degli immigrati e tutto questo è condito da avidità, intrighi amorosi e lavorativi.
Personalmente sono una vera amante di questo genere di libri che mischia fantasia a problematiche strettamente attuali.
Inizialmente l’ho trovato molto lento ma con lo scorrere delle pagine devo dire che la lettura diventa incalzate con i tempi giusti e dovuti. L’autore utilizza un linguaggio semplice, tecnico al punto giusto e una descrizione delle situazioni e dei luoghi molto attenti nel minimo dettaglio senza rischiare di cadere nella retorica e nella noia che può conseguirne per il lettore. Ti porta ad addentrarti nella storia e ad immedesimarti nel protagonista che grazie ai tanti colpi di scena ti tiene sulle spine spingendoti a trovare la soluzione all’enigma.
Ammetto di averlo trovato molto coinvolgente a tal punto che spesso venivo depistata dagli avvenimenti non facendomi capire chi fosse il colpevole e lasciandomi totalmente a bocca aperta quando alla fine ho scoperto chi era.
Consiglio questa lettura a tutti gli appassionati di thriller, gialli e alle tematiche politico-economiche-sociali e a chi ha voglia di leggere qualcosa di diverso dai classici perché sicuramente è un libro molto attuale.
Inoltre vi ricordo che chi fosse interessato ad acquistare il libro lo potete ordinare su Amazon e in tutte le librerie convenzionate.
Auguro a tutti voi buona lettura!