MAGGIO 2021 INTERVISTA A TONY PRINCIOTTA A CURA DI ROSALINDA DI NOIA Testo di Rosalinda Di Noia e Foto di Archivio

Ben ritrovati amici di Almax, da Rosalinda Di Noia!

Questo mese torniamo nell’angolo delle interviste legate al mondo della musica. Ho scelto come ospite Tony Princiotta che abbiamo già conosciuto in passato dove ci ha parlato del suo lavoro di turnista mentre questa volta ci occupiamo del suo lavoro di autore e produttore.  

Nella chiacchierata sottostante ci presenta i suoi nuovi progetti.

RDN: Ciao Tony, bentornato e grazie per la tua disponibilità!

TP: Ciao Rosy e Ciao a tutti i lettori di Almax!

RDN: Dall’ultima volta che ci siamo incontrati hai realizzato tante cose (anche al di fuori della musica) e so che ultimamente hai deciso di buttarti sulla produzione nella quale già in passato ti sei cimentato. Come mai questa ardua scelta visto il periodo storico che stiamo vivendo?

TP: In questo assurdo e drammatico periodo è venuta meno anche la possibilità di fare concerti e quindi di vivere solo di musica. Siccome io ho intenzione invece di continuare a fare sempre e solo il musicista ho pensato che comporre e produrre potesse essere un buon modo per tenermi attivo nell’ambito musicale in attesa della possibilità di riprendere le esibizioni! Inoltre fare canzoni mi permette anche di poter allargare costantemente il giro di collaborazioni con altri artisti!

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RDN: Le tue influenze musicali sono principalmente metal e hard rock eppure in questi ultimi anni hai scritto pezzi inediti lontani da questi generi, cosa ti ha spinto ad uscire dalla tua linea di comfort?

TP: È vero ho sempre suonato rock e affini sui palchi. Ma ho da sempre tantissima curiosità anche per altri generi! E in ogni tipo di musica ci può essere qualcosa di bello e motivante! Siccome uno dei miei obiettivi è ottenere passaggi radiofonici e/o televisivi ho pensato che è meglio produrre un brano commerciale che mi può aprire un mondo di possibilità piuttosto che un brano che piace solo a me e che difficilmente potrà avere un buon bacino d’utenza. La cosa bella è che se inizi a fare produzioni inizi a pensare a te stesso con una mentalità molto più imprenditoriale!

RDN: La scorsa estate hai coprodotto e registrato le chitarre per il pezzo “106 Miglia” di Mario Bargna; parlaci di questa esperienza e cosa ti ha convinto di questo brano per decidere di essere anche coproduttore?

TP: Con Mario siamo amici da anni. Quando mi ha fatto ascoltare il provino di “106 Miglia” ho subito pensato che avrei voluto contribuire ad arrangiare un po’ il brano! Quindi ci siamo inventati di sana pianta i Riff di chitarra e la parte centrale che rimanda al blues dei Blues Brothers! Dopo aver registrato le mie parti ho voluto seguire ogni singolo passaggio della produzione come fosse un brano uscito a mio nome!

RDN: Il 12 Marzo sei uscito con un tuo nuovo brano strumentale “Symbiotica” in collaborazione con Clemmy Della Rocca dove mescoli rock e dance! Come è nato questo brano così fresco ma allo stesso lontano dai tuoi brani strumentali precedenti?

TP: Con Clemmy registro già da dieci anni. Una sera mi manda una base dance che mi è piaciuta molto sin dal primo ascolto! Mi chiede se voglio metterci su delle melodie chitarristiche e io accetto, entusiasta della cosa. Un pomeriggio vado in studio, registro tutte le mie idee e mi rendo conto che il brano ha preso un bel sound! Quindi decidiamo di produrlo con la sua etichetta discografica (Clemmy Communication) e il 12 marzo “Symbiotica” esce su Spotify. Il titolo deriva dal fatto che la dance e il rock sembrano convivere in simbiosi in questo brano.

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RDN: Il 30 Marzo sei uscito con una nuova produzione insieme ad un team di lavoro molto affiatato, il brano è “Fidaty” cantato da Cristina Valenti. Com’è nato questo brano e come avete scelto Cristina alla voce?

TP: “Fidaty” l’ho fortemente voluta io. Tutto nasce da un Riff di chitarra, melodia portante del brano, che scrivo in un’ora buca. Per mesi rimane solo un mini video sul mio cellulare. Finalmente convinco mio fratello Luca a sviluppare in studio un provino con dei suoni elettronici. In studio mi viene in mente una melodia accattivante per il ritornello e Luca invece inventa la linea vocale della strofa! A provino pronto invio tutto a Valeria Rossi che subito mi dice che il brano è perfetto! Le chiedo di metterci su un testo e la settimana successiva il testo arriva! Poi inizia la pandemia e Valeria mi invia un testo completamente differente, ispirato a nuove emozioni e sensazioni dovute al momento storico, ma che ci piace ancora di più! Le chiedo di essere la cantante di questo brano ma lei mi dice che non è il suo genere è che preferirebbe fare solo l’autrice. Contatto quindi Cristina Valenti, mia collega e grande ex corista di Ramazzotti, e lei accetta subito con entusiasmo! A quel punto contatto anche Clemmy che ci mette la sua etichetta discografica e il suono del suo studio per la versione definitiva! Il brano va molto bene, piace, è estivo e radiofonico, viene trasmesso in tutti gli oltre 160 supermercati Esselunga d’Italia e in tante radio italiane e svizzere!

Antonio Princiotta FIM

RDN: Il 30 Aprile è uscito “Into The Waves”, un brano che ti ha dato la possibilità di avviare una collaborazione a livello internazionale, visto che esce con l’etichetta discografica “Subculture” che è una delle più importanti del panorama tech-trance. Parlaci di questo pezzo e soprattutto del lavoro che c’è dietro.

TP: “Into The Waves” rappresenta una novità anche per me! È la prima volta che collaboro con gente del settore Techno! Un settore pazzesco in cui tutto viaggia a 300 all’ora! In pratica io e Luca tempo fa abbiamo composto un brano strumentale. Questo brano l’ho fatto ascoltare a Sonia Torresi, Manager e collaboratrice di vari dj, nel settore musicale e discotecario da oltre 20 anni, collaboratrice con etichette discografiche, produttrice artistica e produttrice collaboratrice di varie radio e tv. Lei mi dice che fare un remix con un dj potrebbe essere una figata! Quindi in pratica fa tutto lei: contatta Alex Di Stefano, che accetta la nostra proposta! Intanto Alex, una volta ultimato il pezzo, trova un contratto discografico con la SubCulture, una delle più importanti etichette al mondo del settore Tech Trance! A 15 giorni dalla sua uscita ufficiale “Into The Waves” news Clamorosa!! Il mega DJ Armin van Buuren (9,3 milioni di followers) fa ascoltare la nostra “INTO THE WAVES” all’interno del suo programma A State Of Trance (ASOT), una trasmissione radiofonica che fa una media di 30 milioni di ascoltatori da tutto il mondo ad ogni puntata! Dal 6 maggio siamo entrati nella Top 100 dei singoli più venduti di musica Trance su Beatport, inizialmente 19esimi, poi 13esimi, attualmente siamo ancora nei primi 30! Non escludo future collaborazioni con altri Dj anche perché in questo tipo di settore io faccio solo da “finanziatore”!

RDN: Il tuo lavoro non si ferma solo alla musica, so che hai anche scritto un libro insieme a dei nomi noti del panorama musicale italiano, puoi anticiparci qualcosa visto che ancora non è in vendita?

TP: Si è vero! Io ho scritto solo un capitolo del libro. Ci sono molti artisti e ognuno ha scritto un capitolo! Non posso dire molto però posso anticiparvi che sarà una cosa molto carina: è un libro di musica ma non solo. Non vedo l’ora che esca. Forse in estate.

Antonio Princiotta

RDN: Con tuo fratello Luca avete realizzato una linea di merchandising, parlaci di questa linea… Come è nata l’idea e cosa ti ha fatto scattare la molla di creare una linea disegnata da te?

TP: Luca ha da anni una mentalità imprenditoriale che ha preso girando tutto il mondo con DORO. Avendo sempre più un nome internazionale ha iniziato a pensare anche a una linea di accessori e magliette e mi ha chiesto se avessi qualche idea. Io ho pensato a realizzare solo la linea “RESTRICTED AREA” perché mi sono ispirato al cartello della parete della camera in cui tengo alcune mie chitarre appese: da lì quindi le varie linee “Guitar Players Only” e “Drummers Only”. Io ho disegnato solo queste magliette, tutto il resto è opera di Luca.

RDN: Tornando al periodo di Pandemia come l’hai vissuta lontana dai palchi?

TP: Sto tentando di fare comunque delle attività correlate alla musica. Quindi, non potendo fare esibizioni, ho iniziato a fare piccole produzioni e collaborazioni come turnista con alcuni cantanti. Inoltre ho continuato a insegnare, in presenza ma anche in DAD. Avendo comunque tempo libero cerco anche di fare un po’ di attività fisica, passeggiate, work out, esercizi tipo palestra. Leggo poi tantissimo e di tutto, libri, riviste e centinaia di nozioni sul web tipo Wikipedia.

RDN: Come pensi che sarà la prossima estate per il mondo della musica visto che la ripresa per il vostro settore tarda ad arrivare?

TP: Devo dire che mi sono reso conto che si possono comunque fare molte cose con la musica ma la dimensione “Concerto” è di gran lunga la più divertente attività che si possa fare con uno strumento in mano! L’emozione che ti dà un palco e un pubblico davanti non è paragonabile a nulla e quindi ammetto che mi manca moltissimo fare i live! Spero che almeno in estate si possa tornare a suonare in giro, non vedo l’ora!

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RDN: Per concludere, stai lavorando ad altri progetti di cui puoi già accennarci qualcosa?

TP: Ho in ballo una collaborazione con Giusy Mercury, una reginetta del liscio! In pratica le ho scritto una canzone e prima o poi lei deve venire in studio a registrare le sue linee vocali. Ci vorrà tempo poi per fare arrangiamenti definitivi in studio quindi direi che dopo l’estate potremmo uscire con il suo nuovo singolo! Inoltre ho appena terminato le registrazioni del nuovo singolo di Zanki e del brano “My First Step” della cantante inglese Haerya.

RDN: Grazie Tony, per la tua disponibilità e ti aspettiamo quando avrai nuove cose da proporci.

TP: Grazie a te per la chiacchierata e sicuramente tornerò a trovarvi appena ci sarà occasione!

Bene come avete potuto notare in questo ambiente è molto importante sapersi reinventare, specialmente in questo periodo storico dove la Pandemia ha fortemente penalizzato il settore artistico.

Antonio Princiotta Foto Laura Barbieri

Non mi resta che invitarvi ad andare a visitare i suoi canali social ovvero:

Per concludere, so che molti pensano che fare musica significa soltanto stare su un palco ma come ci ha dimostrato il mio ospite non è solo quello. Vivere di musica significa occuparsi di mille cose anche in modo defilato, nel dietro le quinte.

Poi se ci pensate bene in questo periodo pandemico che ci ha fortemente segnati, una delle poche cose che ci può aiutare non finire in depressione è proprio la musica e sta a tutti noi il compito di sostenerla visto che chi ci governa l’ha completamente dimenticata oltre ad averla messa in un angolo con la scusa degli assembramenti e di conseguenza del rischio contagi.

Chiudo dicendo che chi scrive e produce musica inedita avrà sempre un posto speciale nella mia rubrica.

Con questo vi saluto e alla prossima!

Grazie da Almax Magazine per la cortesia e disponibilità. Con affetto e stima!