APRILE 2021 "MAO MEDICI - IL PRIMO SINGOLO DEL 2021"

Un silenzio forzato per chi fa musica.
Il cantastorie rompe il suo silenzio e lo fa con un brano che destabilizza, ben lontano da ciò a cui ci ha abituato negli anni. MAo si rinnova e fa capire che non ha freni né limiti.

Il brano è rabbioso, graffiante con le rime di chi scrive e sa come farlo.
Non lascia spazio ai dubbi: c'è rabbia.

Il cantautore racconta un'immagine ben definita di ciò che sta accadendo, di quell'arte che è stata messa da parte, dagli artisti, ai lavoratori arrivando alle vittime di questo momento storico che sta ancora ostacolando la libertà e la quotidianità delle persone, grazie ai giochi di potere.
Chi non lavora, non solo nello spettacolo, è in una sorta di limbo: "siamo tutti ancora in ballo un anno dopo".

MAo Medici ha nuovamente dimostrato il potere della parola, la sua penna sa colpire e lo fa senza mezzi termini.

"Stallo" il titolo. Il resto... è da ascoltare.

ASCOLTA IL BRANO: https://www.youtube.com/watch?v=RtdP7kiuJpI

MAOindex

QUI IL TESTO: MAo Medici - STALLO

E mi ritrovo qui a pensare
A ciò che è stato detto e a mille cose da fare
Pensando a tutto quello che racconto e ho raccontato
Lasciando un palco vuoto in uno spazio negato
Obbligato al silenzio obbligato armistizio
Io mi chiamo MAo non chiamarmi Maurizio
Tanto non mi giro di proposito ti ignoro
È inutile che scherzi io non mi curo del tuo coro
Sono un acrocoro la mia voce un infrasuono
Preferisco sussurrare che redigere frastuono
Questo è un resoconto delle cose da dire
Di quello che succede ma come andrà a finire
Tagliati fuori, messi in un angolo
Si resta soli cercando il bandolo
E siamo ancora in ballo...
In questo fottuto stallo.

SIAMO COME CANI AL GUINZAGLIO
C'È CHI LO HA ROSSO, ARANCIO E GIALLO
ABBIAMO SULLA BOCCA UN BAVAGLIO
C'È CHI LO HA ROSSO, ARANCIO E GIALLO
SIAMO TUTTI PRONTI AD URLARE
ASPETTA CHE PERÒ STASERA HO ALTRO DA FARE
SIAMO COME CANI AL GUINZAGLIO
IN QUESTO FOTTUTO STALLO...

"L'importante è ripartire
Non importa chi o quanti dobbiamo ferire"
Uno specchietto per le allodole che addolcisce l'accanire
Ma non cambia la sostanza dei troppi corpi da seppellire
Che ancora respirano, condannati
Anime vaganti, un altro giorno senza fiato
Posate riposate pulite stipate
Dentro quel cassetto tutte ordinate
Tavoli e tovaglie bicchieri ben riposti
Colonne di vetro accanto ai segnaposti
A distanza di un metro bottiglie impolverate
dietro quel vetro tutto apparecchiato
Spie rosse nel buio
Dentro un limbo igienizzato

E siamo ancora in ballo

Strumenti Impolverati, accatastati,
Lì Dentro una custodia
come mondi dimenticati
Cavi arrotolati
Amplificatori disamplificati...
Più nessuna voce, un silenzio feroce
Nessun portavoce una croce precoce...

SIAMO COME CANI AL GUINZAGLIO
C'È CHI LO HA ROSSO, ARANCIO E GIALLO
ABBIAMO SULLA BOCCA UN BAVAGLIO
C'È CHI LO HA ROSSO, ARANCIO E GIALLO
SIAMO TUTTI PRONTI AD URLARE
ASPETTA CHE PERÒ STASERA HO ALTRO DA FARE
SIAMO COME CANI al GUINZAGLIO
IN QUESTO FOTTUTO STALLO

E siamo ancora in ballo...