MARZO 2021 INTERVISTA ALLA PLURIACCLAMATA SCULTRICE "LINDA EDELHOFF" A CURA DI ALESSIA MARANI

Ciao Almax Friends, è con immensa gioia che vi porto in intervista un'artista che stimo tantissimo e parlo di Linda Edelhoff , scultrice italotedesca, nata a Iserlhon nel 1975. Laureata in scultura all'Accademia di Belle Arti è attualmente insegnate di discipline plastiche. Linda Edelhoff Realizza sculture in cui sovrappone e assembla altri materiali quali: tessuti, resine, metallo e cemento.

Ciao Linda,  sono emozionatissima, grazie della tua disponibilità all'intervista. Ciao Alessia, è un piacere anche per me essere qui con te e con tutti i lettori di Almax Magazine.

Come si sviluppa Il tuo percorso artistico?  Ho iniziato a modellare in tenera età, a sette anni osservavo dei bozzetti in pasta di sale e da lì, dall’osservazione di quei manufatti cercavo di riprodurli con la terra. Ho frequentato il liceo artistico e in seguito l’accademia delle belle arti di Napoli. Oggi esercito la mia disciplina; Discipline plastiche scultore in Basilicata presso il liceo artistico, musicale e coreutico “Walter Gropius”. Istituto ritenuto tra le cinque migliori scuole in Italia.

Quali sono le tue icone di riferimento?  Uno sguardo al passato, sicuramente potrei dire di ammirare lo scultore Michelangelo, unico nella sua maestria di creare grandi capolavori. Espressivo sui toni muscolari. Poi il fumettista Milo Mara, con cui ho avuto il privilegio di esporre a una mostra, ho una bella lista di artisti che ammiro, ma sarebbe troppo lunga da elencare.

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Come nascono le tue opere? Le mie opere nascono dal mio vissuto, io sono da parte di mia madre, metà tedesca. Da bambina i miei genitori mi leggevano le fiabe, ovviamente erano quelle dei fratelli Grimm, quindi fiabe nordiche. La fiaba del principe ranocchio poi è stata il punto di partenza, l’immaginazione era ed è ancora il motore della mia creatività.

Che valenza ha l'aspetto estetico nella società? Penso che ne abbia molta, quando si parla di estetica, io principalmente penso all’armonia della forma e non solo. E’ importante comprendere la forma e la sua funzione. Ciò che insegno ai miei alluni è l’osservazione di tutto ciò che ci circonda. Dall’osservazione si può arrivare a comprendere un’infinità di cose. Esistono i canoni che fanno riferimento alla bellezza, ma chi può dire cosa sia realmente bello o brutto? Anche l’imperfezione è meravigliosamente bella.

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Che tipo di valore pensi si possa dare agli oggetti? Ognuno di noi da un’importanza personale è un fatto emotivo di come sentire l’utilità di un oggetto. Dietro di questi, è chiaro che ogni oggetto ha la sua storia, il designer lo spiega.

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Sogni nel cassetto? Semplicemente quello di proseguire nel mio lavoro. Vivo ogni giorno con serenità, sono felice di fare il mio dovere d’insegnante e di indicare ai miei alunni tutte le tecniche di questa disciplina.

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Sassolini nella scarpa? A questa domanda, rispondo; "Il tempo è un gran chiacchierone, lasciamo che sia lui a fare domande e a rispondere".

Credi nell'arte italiana o preferisci quella estera? Entrambe, l’arte descrive tutto. Culture, usi, costumi ecc.

Un bel ricordo inerente al tuo lavoro? Una volta, i miei alunni mi fecero una video chiamata, per sapere quando sarei ritornata a scuola da loro.

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Uno brutto invece? Non ricordo, rimuovo episodi poco felici, per poi avere sempre la forza di rialzarmi.

Progetti futuri? La pandemia m’impedisce di rispondere a questa domanda, appena sarà possibile tenere una mostra, pubblicherò l’evento sui social.

Grazie ancora alla meravigliosa Linda Edelhoff che definirei "la scultrice dell'anima" perchè riesce a riprodurre perfettamente l'essenza dell'essere umano.

Alessia Marani