OTTOBRE 2020 LA RICHIESTA DI ALBERTO BERTOLI

Scrive sui social ALBERTO BERTOLI:
 
“Chiedo due giorni di silenzio per la situazione del settore dello spettacolo live in italia”. 
Ho riflettuto a lungo prima di decidermi a pubblicare questo post perché avrei preferito non farlo.
La Musica, la Prosa, la comicità, i balletti...tutto il mondo dello spettacolo sta vivendo un momento atroce. Dietro ogni spettacolo lavorano tante persone che spesso non vedete e di cui ignorate l’esistenza.
Queste persone mantengono le loro famiglie, i loro figli grazie a questo settore. Molta parte del nostro lavoro si svolge d’estate ma non solo, spesso gran parte degli spettacoli sono sovvenzionati da enti statali o parastatali e questo perché la Cultura è un bene determinante per la vita di ognuno di noi tanto che la tutela della quale è inserita nella nostra Costituzione.
Ora io ho una formazione scientifica e sono dalla parte delle misure che salvaguardino la nostra salute sempre e comunque, ma queste devono essere eque e ben strutturate.
 

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Non potete pensare che dopo una stagione estiva quasi praticamente assente il nostro mondo abbia la forza di mantenersi, anche perché la stagione che viene sembra prospettarsi peggio. Non potete pensare che un nostro lavoratore mantenga la sua famiglia con tre versamenti di 600 euro secchi, o siete pazzi o fate finta di non sapere di cosa parliamo.
Non potete pensare che i lavoratori del nostro ”indotto” sopravvivano perché fate finta di lasciarli lavorare. Se non permettete di lavorare alle persone dovete sostenerle concretamente non con dei gesti ipocriti. La cassa integrazione di questa primavera deve ancora arrivare! Ci sono imprenditori con le palle che hanno anticipato loro la cassa, ma non tutti lo fanno o possono farlo.
Siamo i primi a cui avete chiesto un aiuto per il morale di tutti e noi siamo stati i primi a rispondere; siamo gli ultimi però di cui vi interessate. È arrivato il momento che facciate qualcosa e la smettiate di mettere un settore contro l’altro per fare casino e ottenere la guerra tra i poveri che fa molto dividi et impera. Non vorrei trovarmi domani dalla parte del nemico per essere stato trattato ingiustamente, permetteteci di essere al vostro fianco, lo voglio lo vogliamo davvero, ma vogliamo anche essere rispettati nella nostra dignità.
Alberto Bertoli.
 
Anche noi di Almax siamo concordi nel rispetto e la dignità dell'arte.