Ben trovati amici di Almax Magazine, da Rosalinda Di Noia!
Come avrete notato la mia rubrica spesso è frequentata dal mondo della letteratura e soprattutto mi piace molto cambiare genere e scoprire qualcosa di nuovo che non sia sempre il solito autore o tipo di libro. Questa volta ci buttiamo in un genere che non vi ho mai proposto e voliamo dritti nel modo dell’erotico-omossessuale.
Questo mese, come ospite della mia rubrica, abbiamo Leandro Conti Celestini, che ci presenta il suo primo libro dal titolo “Alle Corde”.
Ma andiamo ad approfondire la sua conoscenza, con questa bella chiacchierata che ho fatto proprio con lui dove scoprirete che è un’artista a tutto tondo.
RDN: Ciao Leandro, grazie di essere qui con noi e benvenuto!
LCC: Ciao Rosalinda e grazie a voi!
RDN: Professionalmente nasci innanzitutto come designer nel mondo della moda e artista nel mondo del cinema, come sono nate queste passioni?
LCC: Mi sono immerso nel mondo dell’arte sin da ragazzino: adoravo disegnare e ho studiato Storia dell’Arte all’Università, prima di iniziare a lavorare nella moda. Quindi è qualcosa che mi porto avanti da una vita, anche se non ha confini precisi e spazia dalla pittura, alla fotografia, al design, al cinema e anche alla musica! Le ispirazioni vengono da ogni parte, io le rielaboro secondo il mio stile in una disciplina o nell’altra; molti mi hanno detto che la mia scrittura fa pensare ad un quadro, per le descrizioni, i dettagli, il ritmo... questo è il perfetto esempio di come un artista metta il suo stile in diverse discipline.
RDN: Come è ricaduta la scelta di trasferirti in California, meglio ancora a Los Angeles, per poter lavorare nel settore che ami?
LCC: La mia prima volta in California fu un viaggio di lavoro a metà anni 2000, e Los Angeles è una città che odi o ami dal primo momento; mi affascinava la libertà che si respira nelle strade e l’atmosfera di essere in un film, con le palme, i tramonti, l’oceano, il deserto o le montagne. In quel viaggio venni in contatto con personalità interessanti ed ebbi l’idea di un possibile cambio di vita: gli anni dopo tornai sempre più spesso, esplorando anche le possibilità di lavoro, finché l’occasione mi fu offerta e mi decisi a fare il grande passo. Tuttora penso che Los Angeles sia una città fantastica con tantissime opportunità, proprio la città dei sogni dove se vuoi qualcosa devi avere la forza di farti avanti e prenderla: io stesso ho esplorato altre discipline, ho avuto porte aperte e ho creato un brand di successo. Spero però anche in un futuro di poter tornare in Italia, mi mancano i ritmi, le atmosfere, le amicizie e i rapporti sociali che noi abbiamo… vedremo, magari tra una decina di anni?
RDN: Oltre a moda e cinema, sei appassionato di pittura e fotografia come sono nate queste passioni e quanto influenzano il tuo settore lavorativo?
LCC: Venendo da una laurea in Storia dell’Arte, ho sempre considerato queste discipline legate indissolubilmente: l’ispirazione per il mio lavoro viene da ognuna di esse o da più insieme.
RDN: Come è nata la scelta di provare a scrivere un romanzo?
LCC: Mi considero un artista a 360 gradi, non solo perché ho svolto lavori creativi per tutta la vita, ma anche per la mia personalità: mi annoio spessissimo e ho sempre bisogno di nuove idee per andare avanti. E così la scrittura! Dopo aver fondato il mio brand, visto che il prodotto è ispirato al mondo del wrestling, la storia è venuta fuori naturalmente e ho deciso di scriverla, ma completamente a caso, senza sapere la direzione che avrebbe preso o come sarebbe andata a finire.
RDN: La cover del tuo primo lavoro “Alle Corde” rappresenta il protagonista vestito con indosso un capo del brand di underwear, Tigerheat Productions, che hai creato tu… Come è nata questa linea e come è caduta la scelta di usare proprio una foto con indosso un capo della tua linea?
LCC: Dopo aver lavorato dieci anni per altri brand, disegnando la collezione di vestiti e di tessuti, ho voluto creare il mio due anni fa, ma che fosse anche unico e l’identità è così forte che ormai chi lo vede lo riconosce subito. L’ispirazione viene dai costumi da bagno degli anni 30, dall’uniforme degli acrobati del circo anni 20, dai singlet dei wrestler e dei ginnasti anni 80. Volevo qualcosa che sdoganasse la bodysuit come unico indumento da donna, ma che fosse allo stesso tempo sexy, maschile e con un tocco anche femminile. È decisamente un prodotto per un uomo che vuole sentirsi sexy ma non ha paura di mostrare una versione differente di sé stesso. La foto di copertina è un dipinto realizzato da uno dei miei artisti preferiti, il portoghese Alifranco Art, a cui chiesi di realizzare un personaggio che ricordasse un San Sebastiano o un angelo di Botticelli alle corde del ring, con un’espressione quasi sacrale. Sono molto soddisfatto perché Tristan è proprio così.
RDN: Come è ricaduta la scelta sull’ambientazione del wrestling?
LCC: Come dicevo, lo stile del mio brand viene da lì: in molti video di vintage wrestling (anni 70 soprattutto) spesso i lottatori indossano un singlet molto simile (non così sexy), senza gambe e braccia… l’idea di un ragazzo un po’ sbandato che volesse farsi strada in quel mondo senza regole è nata proprio da quello.
RDN: Quanto c’è del tuo vissuto nei personaggi e a quale personaggio ti senti più legato del libro?
LCC: Decisamente Tristan è il mio preferito. Lui è un antieroe o un underdog, come lo chiamano qui in US: quello su cui nessuno scommette mai, ma che alla fine lascia tutti a bocca aperta perché riesce a vincere anche se sfavorito; avrei voluto avere un amico così a quell’età. C’è un po’ di me in molti dei personaggi e non solo in lui; alcuni fatti successi nella storia sono autobiografici, ma non sono mai stato un wrestler, anche se molti me lo chiedono per le descrizioni accurate nei combattimenti… mi sono documentato però!
RDN: Se dovessi usare tre aggettivi per descrivere il libro quali useresti?
LCC: Nostalgico, sognante e disperato.
RDN: Per chi volesse acquistare il libro dove può trovarlo?
LCC: Il libro è disponibile da Feltrinelli, grazie al duro lavoro del mio editore Eros Cultura/Brè Edizioni, ma ovviamente anche Amazon, in versione cartacea o digitale.
RDN: Benissimo Leandro! Grazie ancora per la tua gentilissima disponibilità è stato un vero piacere parlare con te.
DB: Io ti ringrazio di cuore, per l’invito! A presto!
Come avete potuto vedere la passione e la curiosità sono due cose strettamente collegate per chi decide di dedicarsi all’arte che sia un libro, la musica, la fotografia o la moda per creare bisogna sempre trovare uno stimolo o uno spunto da dove iniziare…
Inoltre per chi dopo aver letto questa intervista o anche il suo libro vi lascio i suoi contatti social per restare sempre aggiornati:
- Facebook: https://www.facebook.com/leandroallecorde;
- Instagram: https://www.instagram.com/leandroconticelestini/.
Con questo vi saluto e alla prossima!
Grazie da Almax Magazine per la cortesia e disponibilità. Con affetto e stima!
RECENSIONE
Ancora una volta torno a proporvi un romanzo ma stavolta cambiamo proprio genere, anzi, vi porto in un mondo che normalmente non mi è solito leggere ma si sa la curiosità è donna, quindi preparatevi a fare un viaggio nel genere erotico-sportivo e lo facciamo con Leandro Conti Celestini che è stato ospite della mia rubrica per questo mese.
Il libro che vi propongo è il suo ultimo lavoro e si intitola: “Alle Corde”.
Il libro è ambientato negli Stati Uniti tra Oregon e Nevada e più esattamente nel mondo del wrestling.
Il protagonista principale è Tristan un giovane ragazzo che deve fare i conti con la sua omosessualità, con i giudizi della gente e con tutti gli ostacoli che la vita ti presenta davanti per permetterti di crescere e diventare la persona che sei destinata ad essere. Grazie al wrestling e al suo mentore e coach trova la sua strada dimostrandosi con le sue scelte di vita e il modo di affrontarla più maturo della sua età.
Il libro rappresenta un viaggio nella sua crescita e formazione personale e professionale del protagonista e ovviamente trattandosi di un genere erotico non potevano mancare le scene di sesso molto chiare ed esplicite senza cadere nell’errore di essere volgari.
Personalmente, come vi ho già detto in apertura, è la prima volta che mi imbatto nel genere erotico e ho accettato molto volentieri di leggerlo, dopo che la sua addetta stampa Francesca Ghezzani me lo ha proposto, perché spinta dalla curiosità e dalla voglia di leggere qualcosa di nuovo e di inusuale da quello che è il mio primo amore per la lettura cioè il noir e i thriller.
L’ho trovato molto scorrevole e piacevole nella lettura, in quanto viene utilizzato un linguaggio semplice, diretto e una descrizione delle situazioni necessarie a immaginare ad occhi chiusi quello che sta accadendo. Ho apprezzato molto la sua eleganza nel descrivere gli atti sessuali perché ti intrigavano al punto tale che mi sembrava di vivere io stessa la situazione in prima persona, nel senso che, pur se il rapporto avveniva tra due uomini mi sembrava di rivedere la stessa scena in chiave etero.
Ammetto di averlo trovato molto coinvolgente e divertente perché racconta i fatti con gli occhi del protagonista e soprattutto nei dialoghi contiene quel giusto modo di raccontare i fatti con quel retrogusto dolce e amaro allo stesso tempo che ti permette di riflettere su tematiche molto delicate come il mondo gay attraverso l’interiorità dei personaggi.
Consiglio questa lettura a tutti gli amanti di genere e a chi ha voglia di leggere qualcosa di diverso dal solito, ovviamente, se decidete di farlo lasciate da parte i pregiudizi che purtroppo ancora oggi ci sono su gay e lesbiche perché deve servire ad aprirvi la mente oltre che a darvi un momento di distrazione pura e sana.
Inoltre vi ricordo che chi fosse interessato ad acquistare il libro di andare a visitare il sito web della casa editrice www.eroscultura.com, sul portale di Amazon e in tutte le librerie Feltrinelli.
Auguro a tutti voi buona lettura!