LUGLIO 2020 EroticaMENTEio INTERVISTA A FRANCESCA RAY A CURA DI WINDSROSE

EroticaMENTEio

intervista

Francesca Ray

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Francesca Ray, romana di adozione dove ancor oggi risiede, nasce a Milano il  7 Febbraio 1967. Fa il suo esordio nel 1985 apparendo su riviste ed entrando a far parte del gruppo di Diva Futura, l’agenzia di Riccardo Schicchi e Ilona Staller che, nei primi anni ‘90 annoverava personaggi del calibro di Moana Pozzi, Rocco Siffredi, Eva Henger, Jessica Rizzo, Milly D’Abbraccio, Maurizia Paradiso e Barbarella oltre, naturalmente, la stessa Cicciolina.

È protagonista, con lo pseudonimo di Animalia, nel film “La Dottoressa” ma è nel 1995 con la parodia “L’albero delle zoccole” di Leo Salemi che esplode il caso mediatico: il protagonista maschile è Luigi Ornaghi, noto per aver interpretato il “Batistì” nella pellicola di Ermanno Olmi, generando scandalo al punto che lo stesso regista definì la sua presenza nel film “fatto di pessimo gusto”.

Il suo ultimo film è stato “Private Movies 48: The MILF Cafe” nel 2009 con lo pseudonimo di Ars Amandi.

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E.: Ciao Francesca, innanzitutto grazie per aver accettato di parlarmi di te. Chi è Francesca Ray oggi?

F.: Oggi, come sempre è stato, mi occupo di volontariato e di disabili. Come lavoro sono infermiera e vado dove serve e dove mi chiamano. 

E.: Tu hai fatto parte di Diva Futura che è sicuramente stata la realtà di maggior spessore nel mondo del porno italiano. Quali sono i ricordi della tua esperienza di quegli anni, l’ambiente, i colleghi?

F.: È stato un periodo bellissimo che rifarei di nuovo. È stato un piacere conoscere e lavorare con personaggi del calibro di Moana Pozzi, Cicciolina, Vampirella, Eva Orlowsky, Mania, Baby Pozzi, Rocco Siffredi, Robert Malone, Milly D’Abbraccio e tanti altri ma soprattutto Riccardo (Schicci, n.d.r.), un genio , una persona che sapeva il fatto suo: non posso che ringraziarli tutti. Diva Futura ha saputo raccogliere le opportunità di un’era importante creando una realtà irripetibile. Il ricordo di Riccardo e Moana resterà sempre con me e nessuno potrà più occupare il loro posto. 

E.: C’è una pellicola, una situazione, un personaggio che più di altre ricordi con piacere o con fastidio?

F.: Ricordo con piacere , “Vedo nudo”, “Animalità”, “L’albero delle zoccole” , “Aggiungi un posto a tavola”: c’è ne sono molti avendo partecipato a più di novanta tra pellicole e altro.

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Non ho rimorsi, anzi, è sempre stato un piacere immenso. 

E.: “L’albero delle zoccole” fu sicuramente un caso particolare col lo strascico di polemiche che ne seguirono, ma anche uno dei maggiori successi in termini di vendite: che ricordo mantieni di quel particolare momento?

F.: È stato un bel momento con Leo Salemi ma con Riccardo era sempre una vera gioia, in qualsiasi occasione. Diva Futura mi ha dato opportunità di far uscire la mia personalità. 

E.: Ormai la rete permette di poter fruire di qualsiasi contenuto con pochi click: come valuti la pornografia di oggi rispetto a quella di allora?

F.: Adoro internet e la tecnologia ma ha dato troppi margini di libertà incontrollata al porno. Oggi la pornografia è un mondo in cui si guadagna due soldi: non esiste una trama, non esiste eleganza. Non è più un mio pensiero.

Sono cambiate tante cose, non e più l’ambiente di allora: troppa facilità di costume. Prima gli attori erano scelti, oggi li trovano anche nei locali, e sono cambiati anche quelli. Schicchi ha aperto un mondo che ora in Italia sta prendendo in forma troppo alla leggera. I tempi cambiano , ci sono oramai ragazze belle, così come lo eravamo anche noi, e di diverse etnie, più possibilità, ma è pur vero che quando guardi un film , non c’è più il fascino dell’erotismo. Belle donne certo ma nulla più. 

E.: Hai qualche rimpianto o rimorso?

F.: Non ho un rimpianti ma sarei rimasta ancora volentieri pur di tenere in piedi l’agenzia (Diva Futura, n.d.r.). Avrei potuto far di più, peccato che l’agenzia non sia continuata a esistere con Ilona Staller. È finita lì, un peccato veramente... 

E.: Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

F.: Il mio futuro ? Ho un progetto, ma preferisco non parlarne ancora: devo valutare e, tra Covid-19 e il tempo che non c’è, ancora non so come realizzarlo.

Intervista a cura di Windsrose.

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