DICEMBRE 2022: INTERVISTA IN ESCLUSIVA A ROSSELLA BIASION A CURA DI ALESSIA MARANI

Ciao Almax Friends, sono qui per presentarvi non solo una donna di successo ma anche un successo di donna, ovvero Rossella Biasion, che ci racconterà la sua vita lavorativa d'incanto che svolge da oltre trent'anni, regalandole sempre soprese ed emozioni che tante di noi possono solo sognare.

Ciao Rossella, sono davvero felice ed onoratissima di averti qui con noi in intervista.

Grazie Alessia, ti confesso che sono un po’ stranita da questo cambio di ruolo, perchè solitamente, pur avendo tante cose da raccontare, sono sempre io l'intervistatrice e mai l'intervistata, ma penso che questa nuova esperienza sarà divertente, lasciamoci sorprendere.

Trovo sicuramente molto interessante far sapere ai nostri lettori quanto sia stato avvincente il tuo avvicinamento all'arte, in particolar modo al settore musicale. Vuoi parlarcene?

Certamente!  Sin da bambina nutrivo una grande passione artistica, sentivo una forte connessione con la musica e già prendevo lezioni di pianoforte. Non mi sarei però mai aspettata quello che mi avrebbe atteso. Ricordo che avevo solo dieci anni quando arrivò per me una prima opportunità. Ascoltavo spesso una radio privata di Lissone, paese in cui vivevo all’epoca, che si chiamava "Radio Sound Lissone", che trasmetteva un programma per bambini al pomeriggio. Io non avendo il telefono in casa, tutti i giorni uscivo per recarmi alla cabina telefonica più vicina, che ricordo si trovasse a circa cinquecento metri da casa mia, per dedicarmi una canzone che poi sarei andata ad ascoltare subito dopo la chiamata nella mia stanza. Un giorno, dalla radio, mi fecero parlare in diretta ed il direttore della radio rimase, diciamo così, affascinato dalla mia voce squillante e dal mio modo di esprimermi ed espormi. Durante la telefonata gli speaker di trasmissione mi fecero attendere in linea per poi passarmi il direttore stesso, ovviamente non in diretta, che mi chiese di parlare con mia madre per accordarsi con lei di farmi fare qualcosa in quella radio. Io, data l’età, risposi che stavo telefonando da una cabina telefonica nei pressi della mia abitazione e che i miei genitori erano al lavoro e quindi non disponibili per un colloquio immediato. Ricordo inoltre come se fosse adesso, che per l'emozione, mi venne un grosso giramento di testa e tenendo ancora la cornetta in mano, a stento, portai a termine quella conversazione.

Quando parlai a mia madre dell'accaduto, lei mi chiese se fossi forse diventata pazza, e mi espose le solite perplessità di una mamma in apprensione anche per la piega che avrebbero potuto prendere i miei studi. Insomma, sollevò delle obiezioni che all'epoca, parliamo dei ruggenti anni '70 (forse il '73/'74) erano più che lecite. Ci collochiamo in un periodo che ovviamente non è rapportabile ai giorni d'oggi.

Fu difficile ma convinsi mia madre ad andare in radio per quel colloquio richiestomi telefonicamente dal direttore, che attraverso il benestare di mia madre, mi propose di fare da spalla ad una dj conduttrice proprio del programma per bambini dove  chiamavo sempre per farmi un'autodedica. In cambio avrei avuto a fine di ogni puntata, un cioccolatino di una famosa marca, forse come pagamento simbolico. Accettai immediatamente la proposta e così iniziai a muovere i primi passi verso quella che poi sarebbe diventata per me una carriera.

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Quindi questa esperienza avvalorò il tuo già forte amore per la musica !

Esattamente, questo evento, non fece altro che accrescere  il mio amore per la musica che avevo già nel sangue, difatti, come detto anche prima, ai tempi, io già suonavo il pianoforte e lo avrei studiato per dieci anni. L'esperienza in radio durò diverso tempo facendomi sentire sempre a mio completo agio.

Ci fu poi un periodo di stasi artistica?

Si, e durò finchè, finite le magistrali in 4 anni, essendo nata a Dicembre mi ritrovai a soli 17 anni e mezzo libera da ogni impegno scolastico. Non ero ancora maggiorenne e quindi mi ritrovai in un limbo dove non potevo nè lavorare né fare concorsi idonei alla mia maturità. Iniziai quindi a pensare il da farsi.

Avrei dovuto frequentare il quinto anno integrativo per poi accedere all'università entro i diciotto anni ma nel frattempo decisi di contattare una delle radio più importanti dell'epoca sempre in Brianza. Si trattava di "Radio Nord Milano 22", dove chiesi di poter vedere il loro metodo lavorativo, una scusa che avevo inventato al momento e ottenendone il permesso, mi recai nei loro studi. Qui, il direttore, che era anche il proprietario della radio, dopo avermi vista ed ascoltata, mi fece la proposta di diventare la loro segretaria. Accettai immediatamente con immensa gioia iniziando così a lavorare per poi riprendere nel contempo anche gli studi magistrali. Ricordo come fosse adesso, che guadagnavo 75 mila lire al mese.

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Al Milia a Cannes negli anni 90 - Con Francesco Vecchi conduttore a Mattino 5 su Mediaset

Ma non è finita qui!

No, perchè il direttore mi fece un'ulteriore proposta, cioè quella di integrare al mio lavoro di segretaria in radio anche quello della gestione di un programma tutto mio, ritenendo che avessi una bella voce e fossi idonea a questo tipo di mansione.

Si trattava di una programmazione mattutina che si sviluppava dalle ore 7.00 alle ore 9.00 e che avrebbe quindi aperto la loro giornata. Vorrei ricordare che erano altri tempi, dove le radio continuano a trasmettere con orari non stop, infatti le trasmissioni iniziavano e terminavano ad un certo orario dove poi facevano partire delle bobine notturne.

Accettasti?

Accettai immediatamente  anche questa ennesima proposta con grande entusiasmo iniziando così anche a trasmettere. Con me, per far capire l'importanza della radio, lavoravano anche Dj. Molella e Dj. Fargetta, di turno invece nel pomeriggio/sera. 

Anche se avevamo turnazioni diverse, svolgevamo sempre tutti insieme le nostre mansioni in grande sinergia. Una curiosità di cui posso parlare è quella di aver eseguito con loro il primo rap che fungeva da spot radiofonico. Erano gli anni '80 e tutto era bellissimo.

Ti ricordi come faceva lo spot?

Si, vediamo, lo dico solo per te ... (Rossella canticchia lo spot ...) " Dalla radio privata si sente già, la canzone dell'estate, che arriverà e la radio privata è questa qua : Nord Milano 22, per sempre sarà ! "

Caspita, già un primo rap tormentone e poi con quali presenze !

Eh si, ad oggi mi rendo conto che siamo stati un po’ dei preucursori del rap di una volta.

Con Dolores Longhi cara amica e conduttrice del programma Angoli su Espansione TV

Con Dolores Longhi, cara amica e conduttrice del programma Angoli su Espansione TV

Ma andiamo avanti, poi cosa successe?

Quando chiuse la radio, feci la mia iscrizione all'università e al relativo concorso magistrale, anche se sentivo la forte esigenza di lavorare e rendermi quanto prima indipendente. Iniziai quindi a guardare sui giornali le varie inserzioni lavorative, trovandone una proprio adatta a me: "Studio di registrazione a Monza, cerca una segretaria". Lo studio di registrazione si chiamava Les Folies Studio, con annessa etichetta discografica Les Folies Records.  Dovevo cogliere la palla al balzo!  Mi fiondai per un colloquio conoscitivo, dove il titolare Sergio Pisano che a tutt'oggi saluto e ringrazio, che all’epoca era praticamente quasi mio coetaneo, mi assunse. Fare la segretaria in quello studio di registrazione,  significava praticamente non fare niente, infatti dovevo solo contare gli scatti degli artisti che telefonavano (perchè il telefono funzionava a scatti) e appuntarmi le date in cui venivano a registrare, ma per me era una cosa fantastica ed il solo poter interagire con gli artisti, col loro mondo pazzesco di arte, luci e suoni mi entusiasmava immensamente. Avevo 20 anni ed ero gasata a mille! Avevo persino tempo di studiare per prepararmi agli esami universitari. 

Ad un certo punto però ti si presentò un bivio...

Infatti! Dalla mia assunzione all'anno successivo, avendo vinto il concorso magistrale al quale mi ero precedentemente iscritta, mi assegnarono il posto di ruolo come insegnante.

Abbiamo avuto più o meno uno stesso percorso Rossella, quindi posso immaginare cosa sia accaduto.

Infatti Cara Alessia, come immaginerai, ho rifiutato il ruolo di insegnante, decisione assai discussa in casa, pensa che mia madre ancora ad oggi non ne capisce il motivo. Ovviamente il mio rifiuto è stato dettato dal fatto che volessi continuare il lavoro allo studio di registrazione, con il presentimento che all'interno di quell'ambito ci fosse ancora un mondo da scoprire. 

E hai trovato davvero qello che cercavi?

Si, così è stato! Posso dire,  di aver lavorato veramente con grandi artisti di calibro, partendo dal compianto Pino Daniele che ha collaborato con Sergio Pisano, alla creazione nel 1992 dell'etichetta Freeland e con il quale abbiamo lavorato per un anno. Ho visto davvero numerosi artisti registrare a Les Folies Studio, tra i tanti, ricordo Loredana Bertè, Mario Lavezzi, Mario Rosini, Mick Goodrick, Le Orme, Demo Morselli, Amedeo Bianchi, Rosario Jermano, Mauro Di Domenico,  Gino De Stefani, Meccano. Senza dimenticare una storica collaborazione con il Maestro Ennio MorriconeLuca Barbareschi

So che c'è un aneddoto che ti ha reso molto fiera durante questo periodo nello studio di Sergio Pisano...

Eh si, una bella occasione mi si è presentata quando da studio di registrazione ed etichetta discografica, l’azienda si è espansa diventando anche casa editrice, nello specifico New Sounds. Tra le varie testate pubblicate, quella che ha fatto sicuramente la storia nel suo genere, era  "New Age New Music e New Sounds" che abbracciava anche altri generi. Qui ho mosso i miei primi passi come correttrice di bozze, scrivendo anche qualche breve articolo. In quel periodo ho potuto inoltre conoscere altri artisti di livello, veramente importanti e di alto calibro. Fra questi spiccava il nome di un'etichetta discografica americana, la  Higher Octave, alla quale apparteneva  anche Ottmar Liebert, artista tedesco interprete di  2 The Night,  brano che fu inserito in una delle compilation allegata alle nostre riviste. Assolutamente non ultimo in ordine di importanza, ricordo inoltre con grande orgoglio, la pubblicazione in esclusiva dell’editrice New Sounds, della colonna sonora de Il Postino, interpretato dal grande Massimo Troisi e composta da Luis Bacalov, vincitrice successivamente dell’Oscar, come migliore colonna sonora”. E qui viene il bello! Un ancora non conosciutissimo Leonardo Pieraccioni, stava realizzando un film:  Il Ciclone, che fu un grandissimo successo! Il regista, dopo aver ascoltato proprio : 2 The Night, lo volle a tutti i costi, solo che la trattativa fu davvero lunga ed al limite dell’essere estenuante.  L’etichetta  era a Malibù e ai tempi  non c'erano tutti i mezzi di adesso, per arrivare ad avere una risposta immediata, inoltre anche il titolare della Higher Octave, non sapendo bene chi fosse Pieraccioni, non voleva firmare il contratto. La trattativa fu fatta praticamente dalla sottoscritta, riuscendo a portare a casa il benestare della Higher Octave, per l’utilizzo del brano 2 The Night nel film Il Ciclone di Pieraccioni, diventando un successo immane. 

A seguito, viaggiando, hai ottenuto tantissime soddisfazioni… 

Devo riconoscere, che il mio lavoro mi ha dato la grande opportunità di viaggiare tantissimo, soprattutto all’estero. Anche perché nel frattempo diventai International Manager della New Sounds. In circa vent’anni di carriera, non mi sono persa una sola volta il Midem la celeberrima fiera del disco di Cannes, che si svolgeva tutti gli anni a Gennaio. In quel periodo svolgevo pienamente tutte le attività inerenti alle trattative, ai contratti, etc... ormai facevo di tutto ed avere a che fare con artisti italiani e stranieri importanti fu impagabile!  Un periodo splendido ed indimenticabile.

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Quando è iniziata la tua avventura giornalistica?

Nel frattempo avevo iniziato le pratiche di adozione dei miei splendidi tre figli russi, e quando dopo ben cinque anni di burocrazia sono finalmente arrivati in Italia, mi sono presa due anni sabbatici durante i quali ho voluto fare la mamma a tempo pieno, perché in quel momento  loro avevano bisogno di me. Quando ho capito che i miei ragazzi si erano ambientati e integrati  e che la situazione era sotto controllo, ho deciso di rimettermi in gioco e l’ho fatto mandando un curriculum, uno solo. Il giorno successivo sono stata contattata da un giornale locale. Da quel momento, è iniziata la mia avventura giornalistica di cronaca dove ho scritto di tutto e di più, dalla musica alla cronaca più pesante... però l'amore per la musica è sempre rimasto ed il primo amore non si scorda mai ! Mantengo sempre vivo questa grande passione che mi soffia, che mi aiuta e che mi dà comunque ancora la forza di crescere, di lavorare, di essere felice perchè per me la musica è tutto anche se a me ... ATTENZIONE ...  piace stare dietro le quinte! Non amo salire sul palcoscenico,  non fa per me.

Ma per un certo periodo hai fatto teatro!  

Vero! Stavo dimenticandolo. Da giovanissima ho fatto anche teatro, affiancando un attore napoletano, che portava il nome d'arte di Mario Show e che si cimentava in spettacoli comici dedicati alla simpatia partenopea. Un'altra piccola avventura.

Con Enrico Beruschi presidente di Giuria al Festival di Arese dove da anni sono giurata

Con Enrico Beruschi, presidente di Giuria al Festival di Arese, dove da anni sono giurata

Ultimamente  si parla tanto di sessisimo dove pare che le donne siano sempre un po’ discriminate. A te è mai successo o l'hai visto succedere?

Mai, anzi, forse perchè ho avuto la fortuna di avere un titolare che mi ha sempre supportata e dato la massima fiducia, alle volte mandava avanti me piuttosto che farlo lui. 

Per par condicio, debbo dire, di aver sentito parlare anche di alcune donne che per arrivare ad un certo livello di notorietà avrebbero o hanno fatto di tutto per poi magari alle volte arrivare a pentirsene ed incolpare chi a loro dire, non le aveva avvisate. Cosa ne pensi?

Penso che si debba arrivare a fare successo per merito di un talento. Se poi, donna o uomo che siano, dopo aver fatto carte false per ottenere visibilità,  arrivano a puntare un dito contro chi li ha aiutati è assolutamente sbagliato. Se non riescono a gestire la notorietà arrivata facilmente e senza competenze, non è colpa di nessuno se non di loro stessi. Io personalmente, posso vantare il fatto di non aver mai dovuto cedere a compromessi per ottenere i ruoli di competenza dei quali sono stata incaricata. Il mio lavoro talvolta è stato gestito con carattere, a volte anche con fare un pò mascolino. 

L'artista talentuoso viene mai penalizzato per questioni di brutto carattere?

In primis ci deve essere la dote artistica, se poi l'artista ha un brutto carattere, può influire sulla sua valutazione ma non sul suo talento artistico. Certo quando si è noti, si deve anche stare un po’ attenti. Facendo però un esempio: se a me produttore, viene proposto un artista talentuoso, sicuramente, prendo prima atto di quello che riesce a trasmettere. Se però l'artista ha davvero un carattere impossibile, potrebbe essere in effetti penalizzato.

Con Gianluca Pannullo Babbo più bello dItalia 2018

Con Gianluca Pannullo Babbo più bello d’Italia 2018

La musica, meglio prima o meglio adesso?

Basandoci sul fatto che non è che tutti gli artisti sono tenuti a fare tutto, e che tutti possano esprimersi come meglio credono, rimango dell'idea che almeno dovrebbero suscitare delle emozioni. La musica di adesso, o almeno certe tipologie musicali, non le capisco. Forse si sta puntando troppo sul trap.  Io sono grande fan dei Maneskin,  anche  se non approvo la rottura degli strumenti sul palco, sono contenta per loro che dalla strada sono arrivati davvero ad essere i numeri uno e purtroppo, da alcuni, questo passaggio non viene capito. Ripeto: a me piace la musica che mi da’ emozione: quindi passo dai Maneskin, a Tiziano Ferro, a Lucio Dalla, a Baglioni, agli U2, ai Coldplay, a Elisa e tanti altri ancora. Non mi piace la musica che viene propinata come tale, ma che di fatto non lo è. Purtroppo, in questi anni, moltissimi pseudo artisti si vantano di avere i loro pezzi su piattaforme musicali a pagamento, anche se molti forse avrebbero dovuto fare un lavoro diverso.

Qual è il tuo motto?

Il mio motto da sempre è una frase di Voltaire: “C’è chi in seconda fila brilla e in prima s’eclissa”.

Grazie di cuore per questa splendida intervista. Posso chiederti in ultimo, un tuo saluto speciale per i lettori di Almax?

Volentieri ! "Un saluto ai lettori di Almax, augurando loro un anno ricco di amore universale, perché in un momento storico così drammatico, solo l’amore può davvero cambiare il mondo". 

Intervista a cura di Alessia Marani