NOVEMBRE 2020 "CANDIDA LIVATINO" GRAFOLOGIA E PERSONALITA' A CURA DI BIASION

Ciao Almax friends! Oggi parliamo di grafologia e personalità e lo facciamo con la più nota perito grafologo d'Italia: Candida Livatino. E' sempre un piacere intervistare Candida, perché è una donna che trasmette un'energia positiva a 360 gradi e in questo periodo storico, credetemi, non è poco. “Dagli scarabocchi alla firma”, edito da Mursia, è il titolo del suo quarto libro, anzi, manuale, come la stessa autrice tiene a precisare, uscito proprio nei giorni scorsi. Prima di scoprire alcuni segreti della scrittura e di come questa sia legata alla personalità di ognuno di noi, vi faccio una breve presentazione di Candida Livatino. Giornalista pubblicista, perito grafologo e iscritta all'A.G.I., Associazione Grafologica Italiana, è specializzata in diverse aree della grafologia, fra le quali l'analisi della scrittura e dei disegni dell'età evolutiva e la valutazione grafologica finalizzata alla selezione del personale. Attualmente collabora con Mattino Cinque, Quarto Grado, Forum, le Iene e con le testate giornalistiche del gruppo Mediaset per l'analisi grafologica dei personaggi al centro di fatti di cronaca. Nel 2013 ha vinto il Premio Barocco e nel 2019 il Premio Internazionale Bronzi di Riace.

Quanto è importante la scrittura manuale?

Le persone dovrebbero esercitarsi a scrivere a mano, perché innanzitutto quando stai scrivendo, sei concentrato su questo e alimenti l'attenzione, la memoria e la creatività, perché metti del tuo e lo fai attraverso il foglio: questo è veramente importantissimo. Perché i ragazzi d'oggi non sono più capaci di scrivere a mano? Perché non hanno più la manualità. Prova a immaginare: per scrivere in corsivo, devi fare tutto il giro con la mano, che è un movimento molto bello e molto armonico, ma loro cosa fanno? Scrivono in stampatello. E cos'è lo stampatello? Una forma di mascheramento della personalità, perché è una scrittura non personalizzata, non ha anima, non ha niente: è fredda. E' come quando si scrive al computer o coi messaggini. Quindi non esprime le tue potenzialità e praticamente soffochi tutto quello che ti ho elencato prima. Ti faccio un esempio molto facile da comprendere. Prova a chiedere a un ragazzo di 12-13 anni di dirti chi è stato il primo Presidente degli Stati Uniti. La prima cosa che fa è mettersi davanti al computer o prendere il telefonino, si collega a internet e in una manciata di secondi ti dice che è George Whashington. Con questo gesto non ha messo in moto la memoria. A questo punto, dopo alcune ore, prova a chiedere sempre allo stesso ragazzo di ricordarti nuovamente chi è il primo Presidente degli Stati Uniti: si è già dimenticato. Questo succede perché non ha messo in moto la parte del cervello e della memoria. Accade lo stesso anche per la scrittura: con l'uso dei computer, tablet e telefonini è andata purtroppo persa la manualità dello scrivere e quindi, i giovani ricorrono a uno stampatello che riflette il desiderio di mascherarsi per non rivelare la vera personalità, come se si creasse un filtro tra te e gli altri. E non a caso, nessuno scrive in corsivo le lettere anonime, ma vengono scritte sempre in stampatello, perché inconsciamente non si vuole rivelare chi si è in realtà. E' questo il motivo per cui scrivo libri e vado nelle scuole, adesso con la pandemia purtroppo non si può fare, a spiegare quanto sia importante la scrittura manuale. E sai qual è la risposta? “Non siamo più capaci, facciamo fatica”. Perciò ribadisco: non hanno più la manualità ed è triste questo, perché è tutto preconfezionato ormai. Anni fa, nelle nostre case c'erano le enciclopedie e andavamo a cercare quello che ci occorreva. Adesso è comodo controllare in un attimo su internet quello di cui abbiamo bisogno, ma ogni tanto bisogna usare la testa senza andare su Google, provando a pensare e a fare collegamenti con il cervello per arrivare alla soluzione. Non a caso le persone anziane hanno più memoria, perché loro leggevano, non avevano Google, non avevano il telefonino: hanno tutto impresso nel cervello, mentre di questo passo, i giovani d'oggi quando saranno anziani, non ricorderanno più nulla. Cioè, dovranno continuare ad andare in giro col tablet e col telefonino: lo stesso succede anche con la scrittura manuale.

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Allora lanciamo un messaggio: visto che in questo periodo siamo più costretti a stare a casa, dedichiamo dieci minuti al giorno alla scrittura manuale.

Certo! Sarebbe davvero utile e costruttivo. Magari io sarò un po' monotona, ma ti faccio un esempio che cito sempre nelle mie presentazioni. Se tu ricevi da tuo marito, una lettera scritta a mano: “Ti amo tanto, mi sei mancata”, tu provi un'emozione. Se invece lui te lo scrive con un messaggino, sì, ti fa piacere, ma non è uguale a una lettera, al profumo della carta, è tutta un'altra cosa. Spesso non si pensa a questi piccoli gesti, però riflettendoci ti rendi conto che sono molto importanti. Vedo bambini di 7-8 anni che sono già incollati al cellulare o al tablet, però non so se da grandi poi saranno in grado di scrivere a mano: stanno perdendo la manualità e questa è una cosa tristissima. Stiamo diventando dei robot: anche il cuore non lo disegni più a mano, tanto lo trovi online.

Analizzi anche gli scarabocchi, fondamentali per la nostra personalità.

Esatto. Quando tu stai parlando con me al telefono, una parte del tuo cervello si libera e magari fai dei disegni, che all'apparenza potrebbero sembrare scarabocchi buttati lì sul foglio, invece nascondono il tuo mondo interiore, perché stai esprimendo quello che vivi in quel preciso momento. Ti faccio un esempio: se fai delle grate e tanti le faranno senza coglierne il significato, è perché ci si sente dentro a un carcere, si ha voglia di uscire, ma purtroppo non si può. Probabilmente in questo periodo sarà il disegno più ricorrente, oppure le scale perché hai voglia di arrivare in alto, oppure ti senti depressa e disegni le scale in discesa. Questi scarabocchi sono suddivisi per figure geometriche, animali, case, parti del corpo, e altri simboli. All'interno del mio ultimo libro “Dagli scarabocchi alla firma”, c'è una sezione dedicata proprio agli scarabocchi, dove ognuno potrà trovare quello che disegna quando è sovrappensiero. Quello che ho scritto è un vero e proprio manuale che puoi tenere sempre accanto e te, dove è possibile verificare e associare i vari disegni alla personalità delle persone.

Mi colpisce molto quando dici che la scrittura è come il DNA: unica e irripetibile.

La scrittura è come il DNA di ciascuno di noi ed è come l'impronta digitale: imparare a decodificarla aiuta noi stessi e gli altri. La scrittura serve anche a dare indicazioni sul nostro futuro professionale, sto parlando di risorse umane. Io lavoro anche per alcune aziende che stanno cercando un direttore marketing, per questo motivo, mi sottopongono esempi di scrittura manuale fatti da alcuni candidati già selezionati, chiedendo il mio parere su quale potrebbe essere quello più adatto. Il mio compito sarà quello di fare un'analisi per un indirizzo lavorativo per le risorse umane.

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Analizzi anche i disegni dei bambini.

Sì, analizzo il loro mondo interiore attraverso uno scarabocchio. Un bambino che farà un cerchio vorrà dire che sarà una persona che amerà socializzare, stare in mezzo alle persone, relazionarsi con il mondo. Questo è solo un esempio per far comprendere come anche lo scarabocchio di un bambino, può dare delle indicazioni sulla personalità che manifesterà da adulto.

Il tuo è un lavoro molto impegnativo.

Assolutamente sì. Io dico che il mio cervello è sempre “in fumo”, richiede una concentrazione unica, non è una cosa buttata lì, anche perché ci metto l'amore da sempre, sono venticinque anni che faccio questo lavoro, che poi per me non è un lavoro, è una passione: mi piace tantissimo. Chi mi conosce o chi m'intervista, capisce che faccio tutto ciò con amore, non è un lavoro che dico: “Devo farlo per guadagnare”, lo faccio perché mi piace, mi piace veramente entrare nella psiche umana, è bellissimo, è un po' come la psicologia. Attenzione, io non sono psicologa, però usiamo lo stesso linguaggio. Quando una persona è in analisi, do spesso un contributo alla psicologa, allo psicoterapeuta o chi per loro, analizzando il profilo della persona attraverso la scrittura.

Hai mai analizzato una scrittura così particolare da essere rimasta nella mente?

Ne dico una che potrà essere trovata nel mio ultimo libro: senza ombra di dubbio è quella di Pietro Pacciani (il mostro di Firenze N.d.R.), solo a guardarla stai male, perché ha scritto dappertutto, ha riempito l'intero foglio in modo soffocante. Il foglio rappresenta l'ambiente e quindi i margini sono importanti: il margine sinistro rappresenta il passato e il margine destro il futuro. Se tu quando inizi a scrivere ti stacchi dal lato sinistro, vuol dire che ti stacchi dal passato, dalla tua famiglia e vai verso la parte destra che è il futuro. Pacciani, ha occupato tutto il foglio, praticamente manca il respiro, come se i margini non ci fossero, col risultato di dare una sensazione di soffocamento. Comunque sono tanti i casi che ho analizzato, dove ho riscontrato persone con problematiche evidenti. Quando arrivano spesso sono impeccabili, gentili, eleganti, si vestono in modo perfetto, sono curati, educati, poi iniziamo a scrivere e mi accorgo che sono esattamente l'opposto: indossano una maschera col tentativo di coprire le proprie debolezze, perché la scrittura ti mette a nudo, ti mette ai raggi x. Situazioni simili mi capitano spessissimo: la gente si maschera molto più spesso di quanto si possa credere. Per questo dico sempre che mi piace la scrittura brutta, rispetto a quella bella stilizzata, perché la brutta è buttata lì ed è la dimostrazione della veridicità di una persona.

Nel tuo ultimo libro “Dagli scarabocchi alla firma”, hai analizzato un numero incredibile di personaggi noti. Tra questi, chi ti ha colpito in modo particolare.

Giacomo Leopardi, che come tutti ben sanno è sempre stato descritto come persona triste, depressa e negativa. Nella sua scrittura invece ho trovato un pizzico di positività: chi l'avrebbe mai detto? Leopardi nella realtà non era come tutti pensano.

Oltre a Pacciani e Leopardi, ricordiamo che all'interno del nuovo Libro di Candida Livatino “Dagli scarabocchi alla firma”, sarà piacevole scoprire tra le tante personalità analizzate, anche quelle di Trump, Conte, Mattarella, Totti, D'Annunzio, Rossini, Buonarroti, Borsellino, Falcone, Livatino, Moro, Bossetti, Bilancia, Stasi, fino ai Reali Inglesi e molti altri personaggi. Insomma un manuale che incuriosisce, scritto in modo semplice e comprensibile anche ai non addetti ai lavori, che ha come unico obiettivo quello di conoscere meglio se stessi e gli altri.

GRAZIE DI ESSERE STATA CON NOI.