2020 INTERVISTA A "SIMONE TOMASSINI" A CURA DI ELISA PELLEGRINO

Ciao Simo, l’ultima volta che ci siam visti è stato al Gilda di Modena e in quell’occasione abbiam parlato un pò per Almax Channel … In quel periodo eri uscito con "Ovunque " e ci avevi dato in anteprima la notizia del tour in Argentina … Da ottobre ad oggi son passati mesi, hai fatto il tour a marzo ma purtroppo a metà concerti con gli “Amaro Lucano”, hai dovuto annullare tutto e rientrare in Italia con non poche difficoltà per causa del Coronavirus che sta “flagellando” il mondo intero … Ma proprio da questa “piaga” hai saputo “trasferire” in Musica le paure e gli stati d’animo delle persone coinvolte in questa pandemia … 

Come hai vissuto questa “situazione” da lontano? Eri lì per lavoro, la gente stava imparando a conoscere te e la tua musica e il feedback era molto positivo ma, la tua famiglia era a migliaia di km di distanza e soprattutto immagino Charlotte che ti chiedeva quando tornavi da lei … e quando sei rientrato in una notte è nata una nuova canzone… Vuoi raccontarci com’è nata “Quando tutto finirà

"Ciao Eli e ciao a tutti i lettori di Almax. “Quando tutto finirà” è nata in un momento inaspettato. Ero appena tornato dall’Argentina ancora pieno di emozioni e di adrenalina per i concerti tenuti lì, io e l’etichetta discografica (la Cello Label) eravamo già proiettati su quello che doveva essere il prossimo singolo. Eravamo già pronti per pubblicarlo, avevamo tutto, copertina, il brano prodotto, addirittura il comunicato stampa. Tutto già scritto insomma, fino a quando mia figlia non mi dice la, ormai, famosa frase “Papi, quando tutto finirà mi porti al mare col camper?” Io le ho risposto in maniera istintiva “Si tesoro” senza pensare che in realtà quella frase sarebbe stata profetica e “inedita” per il momento che stavamo vivendo. Già, perché tutti ripetevano ormai da giorni la consueta “andrà tutto bene” mentre lei ha spostato la visuale; lei stava già pensando al momento in cui tutto sarebbe finito, perché prima o poi finirà tutto, prima o poi ci troveremo nella posizione in cui dovremo muoverci e agire come prima. E da quella frase di Charlotte è nata la mia canzone, la nostra canzone, ho chiamato Fernando Coratelli e nel pieno della notte è nata, insieme a lui, tutta d’un getto “Quando tutto finirà”. "

Quando l’ho ascoltata la prima volta ho chiuso gli occhi e “sentito” il testo … Alla fine mi è venuto naturale paragonarla alla 4 candela di Coelho, quella della Speranza, che deve farci andare avanti e non farci "commiserare" e farci capire che se stiamo alle regole TUTTO FINIRÀ ... perché alla fine l'umanità supererà anche questa ... bisogna solo aspettare il quando! Ecco il messaggio di Speranza che trasmette la tua canzone, ma questo non stupisce i tuoi ascoltatori perché la tua sensibilità traspare nella tua musica ... Le note sono importanti ma quando una canzone “colpisce” lo fa anche per le Parole e tu ai testi tieni molto!

 “Esatto, tengo molto ai testi e ci lavoro in maniera maniacale, ma in questo caso tutto è avvenuto in modo spontaneo, di getto appunto. Circa invece al discorso della positività, beh in questo caso devo ringraziare proprio Charlotte che ha dato il via al senso della canzone.”

Il video ha superato le 150 mila visualizzazioni in poche ore; girato per forza di cose a casa e molto minimalista, tu seduto a terra come fanno i bambini, il piano dietro di te, parte con il bianconero per poi esplodere nel colore…anche questo è per dare “speranza” perché spesso il colore è sinonimo di felicità (anche se io amo molto il monocromatico anche nelle foto!) e con quell’aggiunta di colore hai voluto sottolineare “che tutto andrà bene”, è corretta questa mia lettura? Devo confessarti che avevo immaginato il video e, nella mia testa tu eri al piano e la ripresa era per la maggior parte in b/n ma alla fine questo lasciava il posto al colore….quindi diciamo che una parte della mia immaginazione ci aveva preso!

 “Il video, come la canzone ha ottenuto un successo inaspettato, un vero miracolo! Ormai abbiamo superato anche le 500mila visualizzazioni ed è diventato virale. La gente mi scrive anche in privato ringraziandomi per aver dato questo messaggio di speranza, mi mandano tanti video girati in casa, e perfino nelle corsie degli ospedali dove si sta lottando questa guerra.  Il messaggio positivo che lancia la canzone è stato rafforzato dal video, semplice, naturale e senza il bisogno di vedermi cantare…parla la canzone per me!”

La copertina del singolo è un disegno della tua bimba e la scelta non poteva esser diversa: ma è nata così per caso o sei stato tu a chiedere quel disegno a Charlotte?

"Il disegno è nato per caso. In questo periodo Charlotte, come tanti altri bimbi, disegna molto. Lei aveva disegnato gli “attori”, poi io le ho fatto aggiungere il titolo e questo è diventato poi naturalmente la copertina. Ci sono alcuni dettagli del disegno che raccontano con estrema precisione come i bimbi stiano vivendo la situazione.”

Come stai affrontando questa “quarantena” con i tuoi alunni della Pop Music School e del SimoneLab? 

 “Fortunatamente le due strutture hanno fin da subito continuato gli incontri (mi piace chiamarli così invece che lezioni) e, questo grazie all’organizzazione e alla cultura sempre all’avanguardia delle due scuole. Pablo (Meneguzzi) ed Io non ci siamo mai persi d’animo e ci siamo subito rimboccati le maniche per capire e decidere come proseguire in maniera alternativa. Gli incontri avvengono online tramite una piattaforma e i ragazzi frequentano tutti i corsi come se fossero fisicamente nelle rispettive scuole con i loro insegnanti.”

La Musica con la M grande sta “aiutando” le persone ad andare avanti (penso anche ai flashmob sui balconi o al reparto Covid del policlinico sant’Orsola di Bologna dove stanno usando la musica per ”rieducare” alla respirazione naturale le persone appena estubate colpite dal virus), c’è chi magari aveva abbandonato lo strumento per poco tempo disponibile e adesso ha ripreso a suonare; chi ha iniziato a scoprire un cantante che magari prima ignorava ed è rimasto piacevolmente sorpreso…in fondo la musica accompagna da sempre la nostra vita, qualsiasi cosa che ci circonda emette “suono”: dagli uccelli che cinguettano, alla pioggia, al traffico, la nostra voce o semplicemente al nostro cuore che battendo suona…Cosa diresti alla Musica se potessi “affrontare” un dialogo con colei che per i Greci era una delle muse?

 “Non posso dire ora cosa direi alla musica. Ogni volta che ci “incontriamo” avviene in modo naturale e dipende dallo stato d’animo che ho in quel momento.”

Il Coronavus immagino abbia fatto slittare a data da destinare il nuovo disco, ricordo infatti che al Gilda mi avevi parlato di febbraio-marzo, avete già pensato a quando?

 “Per il momento non ancora. Ma non c’è fretta. Quando avrò qualcosa da dire, io e la mia etichetta non ci tireremo indietro."

Ma sta cambiando anche la scelta delle tracce che avevi deciso di inserire?

“Io scrivo tutti i giorni, quindi la tracklist del prossimo album potrebbe cambiare tutti i giorni. Non mi pongo mai limiti.”

Hai fatto uscire anche 2 canzoni in questi mesi in spagnolo (Esa Sonrisa Qui Tienes e Quando Todo Se Termine), ci saranno quindi delle tracce in questa lingua come in Simone Tomassini? Stai pensando di “buttarti” nel mercato latino dopo l’esperienza argentina?

 “Stiamo costruendo una buon fanbase nei paesi Sudamericani, ho notato che anche lì la mia musica piace. Mi piace guardare oltre e parlare anche a persone distanti solo fisicamente da me. Con i mezzi che abbiamo oggi possiamo arrivare a tutti, parlare al Mondo intero.  Il Tour in Argentina mi ha fatto capire che la musica davvero unisce e può essere usata per condividere emozioni anche con chi parla una lingua diversa dalla nostra.”

Pensi di inserire la canzone su Chaplin che avevi presentato a Sanremo ma che non è stata accettata? Oppure resterà ancora “nascosta” per riprovarci il prossimo anno?

 “Vale sempre la risposta di prima, la tracklist di un mio ipotetico album cambia ogni giorno perché non sto mai fermo, sono un artista che scrive per necessità, non perché qualcuno lo obbliga a farlo.”

A nome mio e di Almax ti ringrazio per esser sempre disponibile e ti “prenoto” già per quando tutto finirà così ci potrai raccontare del tuo nuovo lavoro …

 “Molto volentieri. Un abbraccio a tutti!”.

Per essere sempre aggiornato su Simone potete collegarvi ai seguenti indirizzi:

Instagram Etichetta discografica:  cellolabel:

Amici di Almax con questa “chiaccherata” con Simone vi saluto, ci vediamo sul prossimo numero di Almax Magazine, alla prossima. Un bacio la vostra Ely.

Testo e Foto di Elisa Pellegrino